Qualche riga sulla stagione 5 di Game of Thrones (spoiler alert)

Questa quinta stagione potrebbe essere riassunta così: il nulla e poi TUTTO.

La stasi di buona parte delle puntate, quel procrastinare il decollo fino a far perdere la speranza del volo, viene ad un tratto spronata con violenza: pugni sullo stomaco e scompensi cardiaci per tutti.

Ed ecco che a pochi minuti dalla fine ci ammazzano Jon Snow sotto i nostri occhi vagamente impigriti, ce lo fanno fuori a tradimento senza chiederci il permesso.
Lui, proprio lui che non sa mai niente, non poteva sapere di fare la stessa fine di Giulio Cesare alle Idi di Marzo, figuriamoci noi! Lo sgomento è sommo.



Ed ecco che ci umiliano con ferocia Cersei, dando precisa forma ad un nostro desiderio lungo 5 anni, ma fin troppa forma, e a causa di quest'eccesso noi finiamo per provare pietà per questa donna stronza e straziata e ci odiamo perché l'abbiamo sempre odiata e ora la vorremmo salvare.
Dovremmo essere Ramsay Bolton in quel momento e ci sentiamo Sam Tarly.
Come stravolgere un'inclinazione pluriennale, come creare destabilizzazioni poco salutari.


Ed ecco che mi rendo conto ora più che mai che George R. R. Martin è un natural born killer letterario, un pazzoide dissennato, uno che deve elaborare tutta una serie di problematiche psicologiche e di manie sadiche e capisco cosa voglia dire essere geniali, ma anche perdere un po' il controllo di tale dote mefistofelica.
La cosa del Valar Morghulis gli è un po' sfuggita di mano. All men must die ok, ma vacci piano.
Lo so, lo so che lui uccide i buoni senza remore morali e in barba alla sua barba e al buonismo classico, ma Jon Snow era un intoccabile.

E intanto l'inverno, il tanto temuto e deplorato e immaginato winter è finalmente, materialmente arrivato trasformando GoT in una puntata standard del primo The Walking Dead, con una scenona madre infinita a base di neve e zombie ossuti e/o canuti. Un parapiglia un po' terra terra, un po' già visto altrove.
L'alone mistico dell'inverno, la sua natura non chiara ma estremamente affascinante, si è infranta in una battaglia campale dal sapore digitale e dalla banalità 4 stagioni.
Se non fosse mai arrivato, se fosse rimasto solo una mitologia evocativa sarebbe stato meglio per tutti.

Daaaai, ma cos'è sto coso?
Ad ogni modo, piano piano mi sto riavendo, mi sto togliendo dalla testa la faccia esangue da #mainagioia in versione definitiva di Jon Snow, quella atterrita e spelacchiata di Cersei, tutto quel tumulto, tutte le avventure più o meno fortunate del resto della ciurma martiniana (mi e vi risparmio ulteriori meditazioni e perplessità sulle sorti di Daenerys, Tyrion, Sansa, Arya, ecc. Staremo a vedere è l'atteggiamento giusto).

C'è una cosa che però non mi va giù e continua a far piangere il mio cuore: l'atroce fine di Shireen Baratheon, la creatura più gentile, colta e delicata di tutto questo sporco mondo che si contende un mucchio di spade a forma di sedia.
Lei era la bellezza, la saggezza, il mio momento fragile e materno all'interno della serie e adesso che lei non c'è più sento di esser diventata cattiva e spietata come tutti loro.
Addio dolcezza dal volto semirugoso, rimarrai sempre il mio piccolo personaggio preferito.



Nient'altro, volevo solo esprimere il mio disappunto per una stagione sbilanciata, che prima ti concede sonnellini pre-sonno notturno e poi di colpo ti rende una persona traumatizzata.

Ma volevo anche dire che se sto scrivendo questi rapidi pensieri random è perché io questa serie la reputo sempre e comunque gigantesca, una fonte inesauribile di emozioni, contraddizioni, adrenalina.

Chi la abbandona più una serie così?
Shame, Shame, Shame a chi lo fa solo perché la stagione è stata un po' opaca.
For the Watch, For the Watch, For the Watch a raffica ai traditori e a chi ha spoilerato. Tiè.


Commenti

  1. GoT è sempre una serie immensa. C'è da dire che nei libri Shireen non fa questa fine, quindi lì è colpa di D&D (maledetti!) però martin sa sempre come farci soffrire, sempre al momento giusto...
    ...però secondo me Jon non è morto, non può essere morto! (si questa la chiamano la fase della negazione) :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma davvero Shireen non fa questa fine? Io non ho mai letto i libri non amando questo genere di letteratura e la tua rivelazione mi consola un po'. Maledetti D&D!
      Su Jon Snow mi sono già rassegnata, ma se tornasse sarebbe una cosa epica!

      Elimina
  2. A me è piaciuta TANTISSIMO, forse perché si è finalmente distaccata decisamente dai romanzi :)

    RispondiElimina
  3. Ho appena scoperto il tuo blog.. e questo post è fantastico. Da amante di serie tv, film e libri passerò spesso di qui.
    Anch'io come te reputo GOT una grande serie e se le prime 7 puntate della stagione mi hanno conciliato il sonno le ultime 2 sono state veramente belle, l'ultima straordinaria direi. Dopo la morte di Snow sono rimasta per ben 10 minuti a guardare lo schermo nero della tv, trauma è la parola giusta. Rifiutandomi di leggere i libri e sapendo che la serie tv si sta distaccando in un certo senso da quest'ultimi, non so proprio cosa aspettarmi dalla prossima stagione.. che aspetto con ansia.
    Antonia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Antonia e benvenuta!
      Anch'io mi rifiuto di leggere i libri e questo mi rende ignara di molte cose, ma da una parte è meglio così, l'effetto sorpresa e i traumi per noi sono più autentici ;)

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

I Love Books: 104. La macchia umana

I Love Books: 94. Le braci

Il mio parere su Il racconto dei racconti

I Love Books: 100. Padri e figli

Il mio parere su The Impossible

La Donna della Domenica: 4. Natalie Portman