Il mio parere su Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali


Tim Burton, qualcuno trovi Tim Burton, che fine ha fatto Tim Burton, aridatece Tim Burton, e altre cose da nostalgici di quel darkettone romantico di un eccentrico regista californiano che tanto abbiamo amato.
Mi dico sempre di smetterla con le smancerie legate a ricordi burtoniani anni '90 e di aggiornare la mia prospettiva, ma non sempre ci riesco.

Quando ho saputo di questo film a base di peculiar children e signore dark che se ne prendono cura, mi sono detta che sarebbe stato il terreno perfetto per Tim Burton e per il suo malinconico dispiegamento di freak e anomalie dotate di cuore, mi sono immaginata un connubio oltremodo promettente e goticheggiante.

Ahimè, qualcosa è andato storto perché Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali non è un film speciale né un Tim Burton all'ennesima potenza, ma solo un film carino, che si lascia guardare bene.
Niente di nuovo, qualche spia stilistica che fa sentire a casa chi ama Burton, copiose incursioni in filoni che non vedo adatti all'estro peculiare del regista, alla sua indipendenza creativa.

È un film per ragazzi ben fatto, di alta qualità, ma appunto per ragazzi e come tale più incline all'intrattenimento che all'approfondimento, all'avventura più che all'introspezione
Intrattiene benissimo infatti, ma chi si aspettava qualche tocco di genio narrativo burtoniano, un'estetica più indipendente, un inno più estroso e profondo alla diversità, rimarrà deluso.


Non so come sia il romanzo omonimo di Ransom Riggs da cui il film è tratto, se la parte young prevalga così nettamente sulla parte adult, ma certo è che il film ha una vocazione fanciullesco-favolistica-computerizzata che fa venire in mente altro rispetto alla dimensione classica di Burton.

Ci ho visto tanto Harry Potter dentro e anche richiami al filone del supereroismo, agli X-Men che qui sono X-Kids altrettanto marvelianamente superdotati, ci ho visto Tim Burton che cita cose di Tim Burton, ma poca vena burtoniana autentica e fresca, lievissima la sua impronta autoriale.

Nemmeno nel recente Big Eyes c'era un'autorialità netta e l'estro di Burton andava e veniva, ma la storia (vera) paradossale alla base del film Burton l'aveva completamente sposata, a modo suo.
In Miss Peregrine invece si fa dominare dal progetto, dalla produzione, dallo schema standard dei film commerciali per ragazzi.

Il più grave difetto di Miss Peregrine è secondo me la messa a fuoco, l'approfondimento dei personaggi.

Io di Miss Peregrine volevo sapere tutto, volevo che mi fosse narrato di più della sua identità nera e magica, e invece l'approfondimento è minimo e quella meravigliosa creatura di Eva Green sprecata.
Quella casa del titolo avrei voluto poterla esplorare meglio, scoprirne le strambe dinamiche, l'insolita quotidianità, tutto la sua natura weird e difforme. Era così che l'avevo immaginata.


Anche dei ragazzi speciali avrei voluto vedere e sapere di più, uno show di amabili stranezze era quello che mi aspettavo. Che fine ha fatto la bizzarria di Burton? La sua narrazione dell'insolito?
Sproporzioni, poteri, diversità fisica, meraviglie da amare per la loro peculiarità, quanto di più avrebbe potuto incantarci? E commuoverci?


Ma basta con le vane domande. Veniamo alle affermazioni (e alle negazioni).

L'avventura nel tempo, la storia del loop temporale che sembra una versione per ragazzi di un'idea di Nolan, le creature che mangiano occhi e che sembrano enormi Jack Skeletron dinoccolati, Samuel L. Jackson in versione scienziato pazzo senza pupille, è tutto molto bello da vedere, gli effetti speciali meritano sommi inchini di questi tempi.

Ma la melanconia poetizzante, i pallori e le tenebre interiori, la parte umana, il coraggio di aggirare i canoni blockbuster e di proporre una visione personale, peculiare, vengono meno.

D'altra parte, se cercate l'intrattenimento puro, Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali vi piacerà.

Commenti

  1. Non ho visto questo film ma ritrovo nel tuo commento tutte le mie preoccupazioni..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Va visto, fosse solo per la curiosità, ma le tue preoccupazioni probabilmente sono fondate ;)

      Elimina
  2. Anche per me una pellicola guardabile, ma spenta.
    Approfondimento dei personaggi pari allo zero e un Tim Burton sempre meno speciale e sempre più normale.
    E, specie per uno come lui, è una cosa che proprio non si può accettare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già, il problema del mancato approfondimento per me è la cosa più grave, non è da Tim essere così poco attento e speciale.
      Non possiamo proprio accettarlo!

      Elimina
  3. Brutto, brutto, brutto. E già il romanzo di partenza non era nulla di che, una simpatica lettura o poco più: mi stupisce infatti che Burton si sia lasciato trasportare al punto da trarne un film!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Categorica ahahaha!
      Io non lo definirei brutto, non è inguardabile e nemmeno noioso, però effettivamente non è nulla di che.
      Il libro è brutto quindi? Pensavo quasi di leggerlo per fare il confronto...

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

I Love Books: 104. La macchia umana

I Love Books: 94. Le braci

Il mio parere su Il racconto dei racconti

I Love Books: 100. Padri e figli

WOODY ALLENamento: 2. Il dittatore dello stato libero di Bananas

Il mio parere su Inside Out