Ma come fa a far tutto?


Ieri sera sentivo particolarmente la mancanza della saggezza metropolitana e glamour di Carrie e avevo voglia di un po' di sana femminilità leggera alla Sex and the City, così ho pensato bene di vedere Ma come fa a far tutto? (I Don't Know How She Does It, di Douglas McGrath, 2011), giusto perché la figura di Sarah Jessica Parker mi conforta a priori.

Carrie che fine hai fatto? Ridatemi la mia Carrie con la sua vita da single, la sua brillante newyorkesità e le sue Manolo Blahnik su gambe senza calze anche d'inverno!

In questo film la nostra maestra di bella vita è Kate Reddy, una mamma multitasking, fastidiosamente iperattiva, divisa tra un lavoro di tutto rispetto nella finanza e una famigliola composta da marito architetto (Greg Kinnear), anche lui impegnatissimo, e due figli piccoli. Tra un viaggio di lavoro da Boston a New York, un affare importantissimo e l'altro, Kate riesce (o tenta di riuscire) a trovare il tempo per feste di compleanno, dolci da portare a scuola, pupazzi di neve, e altre stucchevoli cose da mamma lavoratrice 2.0 presente e attenta nonostante la carriera.
Tutti i suoi amici e colleghi si chiedono: ma come fa a far tutto?
E io mi chiedevo cinica e innervosita: ma come fa a non mandare tutti a quel paese, figli piagnucolosi e marito bonaccione compresi, e a non farsi come amante quel bel pezzo d'uomo di collega d'affari/Pierce Brosnan?

Mi ha messo un po' d'ansia e di agitazione questo film, mi ha trasmesso un senso di precarietà; l'equilibrismo da giocoliere della protagonista, le sue ore contate, le liste mentali per ricordarsi di fare mille cose, le sue corse forsennate contro il tempo, sono qualcosa di angosciante per chi guarda e sebbene si rida e sia tutto leggero e garbato, c'è una base di realismo e di vita vera in tutto ciò, ed è spaventoso. Ad aggiustare il tiro c'è - sia ringraziato il cielo - l'autoironia che è la chiave giusta per accettare l'inferno quotidiano di Kate e questo film.

L'attitudine fashionable spontanea di Carrie viene ovviamente meno in Ma come fa a far tutto?
Certo Sarah Jessica Parker è sempre più o meno elegante e quando cammina per le strade urbane in quel suo tipico modo saltellante, con i suoi tacchi alti e le sue gambe magre e un po' storte, i cappottini chic e la sua borsa Mulberry Alexa, fa sempre la sua gran bella figura, ma chi è abituato alla Carrie Bradshaw modaiola incallita e stilosamente godereccia rimarrà deluso.
Per fortuna la voice over di Carrie (stessa doppiatrice) che parla a se stessa e si autocommenta è rimasta e dà al film un tocco consolante e spensierato.

Tratto dal bestseller omonimo di Allison Pearson, Ma come fa a far tutto? non è un film memorabile ma non è nemmeno quell'imbarazzante errore che fu Sex and the City 2; mi ha fatto ridere in alcuni punti (la scena dei pidocchi in cui lei si gratta come una forsennata è uno spettacolo!), non mi ha annoiato, e nonostante le parti buoniste che sono tutte un trionfo di "ti voglio bene" e "ti amo" ad ogni piè sospinto e le considerazioni sessiste vecchie come il cucco sulle differenze tra uomini e donne, nel complesso è una commedia godibile e graziosa, senza glamour ma curata al punto giusto, agitata ma in fondo anche serena.


Commenti

  1. Concordo con te su Sex and the City 2, imbarazzante hai detto bene! Questo film l'ho visto poco tempo fa e sì, non è memorabile, ma è carino e godibile, tranne alcuni punti un po' pesanti, però è simpatico!
    Ps: però un'avventura di una notte con Pierce Brosnan poteva scapparci :P

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    1. eh si chiaretta, l'ho pensato anch'io, Pierce è tanta roba ;)

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  2. Anche a me è piaciuto. Carino, a dispetto del flop che è stato in America.

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    1. infatti si, avevo letto che in America è andato male e la Parker per questo film ha pure vinto il Razzie Award come peggior attrice :(

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