La Donna della Domenica: 9. Sofia Coppola


Che dire di questa donna-icona-musa-regista del mio cuore? Inutile dire quanto la ami, quanto abbiano contato per me i suoi film, quanto mi ispiri bellezza, eleganza, raffinatezza l'estetica delle sue opere visive, la sua riconoscibilissima e unica cifra stilistica, il suo tipico uso di tinte pastello, di atmosfere sospese, di femminilità profonde e tormentate, di musiche che ti rimangono in mente a lungo, di sequenze che senza rendersene conto fanno la storia del nuovo cinema...

Quando vidi per la prima volta Il giardino delle vergini suicide (1999) rimasi ammaliata e piacevolmente conturbata, le mie aspettative canoniche sul cinema furono scombussolate e messe in discussione, i colori, le luci, le atmosfere, le storie classiche furono sostituite da corrispettivi totalmente diversi, indipendenti, personali, ricercati, mai visti prima e altrove...
La storia delle sfortunate sorelle Lisbon (e il volto ammiccante e addolorato di Kirsten Dunst in particolare) mi prese alla sprovvista e mi colpì al cuore e allo stomaco lasciandomi addosso il senso di un film che non sarei mai più riuscita a dimenticare (e così è stato infatti!).


Fu poi la volta di Lost in Translation (2003), delle atmosfere sospese, riflessive, empatiche del suo hotel nipponico e dei suoi solitari e vaganti protagonisti, due imbattibili e indimenticabili Scarlett Johansson e Bill Murray che insieme danno vita a perfomance, situazioni, discorsi che una volta visti o sentiti non vanno via dalla testa facilmente anzi vi soggiornano a vita come indelebili fotogrammi.


Qualche anno dopo feci un meraviglioso, lussuoso, lussurioso viaggio nella Francia regale del Settecento grazie a Marie Antoinette (2006), il film più piacevole, appagante, goloso, vizioso, che il mio animo femminile e frivolo abbia mai visto, una carrellata infinita di vizi, vezzi, giochi, abiti, scarpe, pasticcini, cagnolini, fra cui ho volteggiato estasiata e divertita, sprofondando nello stupendo rosa cipria che colora e dà i toni a tutto il film.
Esperienza unica che ho vissuto come un dono che la regista mi ha voluto fare, con tanto di fiocchi e nastri-regalo! Mi sembrava di vivere io stessa con la parrucca, il neo finto, le guance rosa fucsia e un abito pomposissimo, e la ghigliottina e la rivoluzione non sembravano nemmeno esistere...


Infine il recente e per me meno entusiasmante Somewhere (2010), dove per la prima volta, con mio profondo rammarico, la noia ha fatto capolino, la pensosa sospensione tipica del cinema coppoliano che tanto amo ha finito per combaciare con la piattezza e con la pesantezza...
Non che l'abbia odiato, in fondo la pennellata era sempre quella tipica della Maestra, solo non mi è rimasto nel cuore e fra i pensieri come gli altri tre film!


Infine, anche se non si tratta di film, voglio dire quanto ami gli spot che Sofia ha girato per Dior...
Parigi, tinte rosa e iperfemminili, bicicletta, ballerine ai piedi, dolci squisiti, palloncini colorati, aria primaverile, il primo di questi spot è una vera e propria delizia!


Una bellissima e vezzosa Natalie Portman di nero-vestita che guarda maliziosa verso la macchina da presa, nel secondo e più recente spot, anch'esso adorabile e a dir poco strepitoso...
Un assaggio di una manciata di secondi della raffinata e "dolce" arte coppoliana!

Commenti

  1. grande sofia!
    il giardino delle vergini è il mio preferito, un film anche per me indimenticabile.
    splendidi anche lost e marie antoinette (che riesce a rivoluzionare il genere in costume, che io di solito non amo un granché). l'ultimo è il suo meno riuscito, comunque la scena in piscina è splendida

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  2. si è vero la scena in piscina è già storia :D
    (E ho dimenticato di dire che la colonna sonora di somewhere è molto bella!)

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  3. Beh... potremmo fondare un club! Adoro Sofia Coppola, e Marie-Antoinette è il suo capolavoro: quando l'ho visto mi sono messo a piangere dalla commozione e dalla messinscena semplicemente meravigliosa. E, a pensarci bene, mi ha commosso pure 'Lost in Translation'... :-)
    'Somewhere' è un film diverso, con le stesse tematiche (solitudine, straniamento, ricerca di se stessi) ma interpretato per la prima volta da un personaggio 'sgradevole'. Ho l'impressione che la 'noia' che, innegabilmente, traspare sia voluta proprio per mettere a disagio lo spettatore e renderlo 'partecipe' anche a livello emotivo della gabbia dorata in cui vive il protagonista. A me comunque è piaciuto :-)

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  4. Per me il suo capolavoro è Lost in Translation, certi dialoghi non li dimenticherò mai più!
    Anche Marie Antoniette è qualcosa di speciale!
    W la nostra Sofia :D

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  5. Ho tutti i suoi film, però ho visto solo l'ultimo...:(
    Devo recuperarli subitooo!!

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  6. Fallo subito Rossana!!Rimarrai incantata!

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  7. Una regista soave e tecnicamente eccelsa. La simbiosi con gli Air - French Band, gruppo meraviglioso, è lodevole sia nell'intento che nei risultati. Tutti suoi film sono fantastici, eccezion fatta per Somewhere che per due volte ho cercato di vedere ma mi ha irritato per la sua vuota lentezza. Un giudizio spero affrettato...

    Per quanto riguarda gli altri film ho scritto qui:

    IL GIARDINO DELLE VERGINI SUICIDE

    LOST IN TRASLATION - L'AMORE TRADOTTO

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  8. nice blog
    I'm following now!
    wanna follow me?
    love,xx

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  9. grazie di essere passato a commentare amosgitai, leggerò i tuoi pezzi su Sofia con piacere :D

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  10. Thank you so much Chloe!
    I follow your blog too!
    Kiss :D

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