Il mio parere su Albert Nobbs
Le tematiche di gender mi incuriosiscono sempre parecchio al cinema e non vedevo l'ora di vedere Albert Nobbs. Che delusione! Mi aspettavo molto di più da questo film.
Quella della donna dell'Irlanda dell'800 che si traveste da uomo e lavora indisturbata per decenni come cameriere, era una base tematica originale, una storia speciale che si poteva scavare in profondità e che invece è stata persa di vista e superficializzata dal regista Rodrigo Garcia, che sarà pure il figlio di Gabriel Garcia Marquez, ma che con questo film si dimostra timido, frettoloso e poco audace.
Innanzitutto mi è sembrata troppo forte la patina di pièce teatrale, qual è in origine Albert Nobbs (a sua volta tratto da una novella di George Moore), come se regista e sceneggiatori (tra cui la stessa Glenn Close) non avessero saputo adattarlo adeguatamente al grande schermo. I monologhi amletici di Albert, per esempio, sono troppo da teatro e nella forma filmica risultano sciocchi, vani.
Il personaggio di Albert è quello che mi ha più deluso se non addirittura inquietato: banalizzando molto potrei dire che Albert è un paranoico represso che si crea scenari mentali futuri tutti suoi fin quasi ad apparire stolto e poco furbo.
L'"innamoramento" di Albert nei confronti di Helen/Mia Wasikowska mi è sembrato troppo rapido e immotivato, qualcosa di forzato e di quasi comico.
Da un personaggio così double-face e transgender mi aspettavo rabbia e furore, gesti di pre-femminismo e di intensa riappropriazione di dignità, parole e azioni di impatto e invece mi sono trovata di fronte ad un personaggio fastidiosamente debole, fragile, succube e ingabbiato sia a livello caratteriale che a livello di caratterizzazione.
Glenn Close è brava nel suo ruolo ma ha la faccia così tirata e lavorata dal trucco da risultare plastica e finta, non credibile né come uomo né come donna.
Non sono riuscita a capire se Albert è una donna costretta controvoglia nei panni da uomo o una lesbica a suo agio nei panni da uomo...
C'è qualcosa di stranamente ridicolo in questo film, un senso di stupida incompletezza, di potenzialità rimasta inespressa; non è né carne né pesce, direi un film asessuato, tanto per restare in tema, e ciò dispiace, perché lo spunto iniziale era interessante e poteva generare qualcosa di memorabile, un film-manifesto o qualcosa del genere.
Che peccato!
Ma dai?!? Credevo anch'io che fosse bello. Adesso, dopo averti letto, non so se vederlo o no. Insomma: un'occasione mancata dici.
RispondiEliminaeh si, un'occasione mancata, un film che poteva essere bellissimo e che non è stato in grado di esserlo. Non mi sento di sconsigliartelo categoricamente, magari è solo una mia sensazione, anzi se dovessi vederlo fammi sapere che impressioni hai avuto tu!
Eliminauhm, volevo vederlo una di queste sere.. mi sa che opterò per qualcos'altro allora! peccato!
RispondiEliminaUn articolo sulla NAKED 2 da me, passa a trovarmi!!
http://orangegworld.blogspot.com/
nooo non ti fidare del mo spirito critico ahahah ;) Guardalo lo stesso e vedi come ti sembra! Non è un capolavoro ma tutto sommato si riesce a sostenere!
EliminaPasserò a trovarti :)
L'ho visto proprio domenica.
RispondiEliminaA me non è dispiaciuto, c'è da dire anche che non avevo grosse aspettative però.
L'unica cosa che ho mal digerito è stato il finale banalissimo.
eh si, il finale è troppo sbrigativo e banale!
EliminaHo citato la tua recensione in un post di Cinepolis
RispondiElimina- Le recensioni di Albert Nobbs: stampa e blogger sul film con il maschio Glenn Close -
http://dino-freezone.blogspot.com/2012/03/le-recensioni-di-albert-nobbs-stampa-e.html