Il mio parere su The Help


Finalmente ho visto The Help e posso dire la mia in proposito!
Dunque il film è bello, mi è piaciuto, eppure ho avuto la sensazione di qualcosa di mancante, non so come spiegarlo, forse me lo aspettavo più di qualità, più "colto" in un certo senso, più "impegnato" e invece, pur nella delicatezza tragica del tema trattato, ha un lato quasi comico, buffo e disimpegnato che non mi aspettavo. Ma questo non è un difetto, anzi; diciamo che mi aspettavo un filmone strappalacrime e invece ho assistito ad un un film "beffardo" e dall'approccio alternativo al tema razziale.

La ricostruzione ambientale e mentale dei primi anni '60 è impeccabile, un po' alla Mad Men se vogliamo, con un trionfo di tinte pastello, gonne a ruota e bottiglie di Coca-Cola vintage, per cui l'estetica del film è solare e gradevolissima, e credo sia questa la (mia) chiave di lettura del film: mostrare la cattiveria e l'ignoranza più becera celate da un'ipocrisia estetizzante e leziosa, da una bellezza delle apparenze confortanti.
Non c'è violenza nè rabbia, nessuna atrocità, almeno non negli atti, eppure c'è tutta la brutalità di un razzismo che indossa abiti buoni e di classe, che finge gentilezza e modernità borghese mentre in realtà è l'espressione di una mentalità retrograda, volgare e misera. E tutte quelle belle donne bianche e raffinate sono in realtà mostri dall'animo marcio.

The Help è un film corale totalmente al femminile, in cui sono le donne, bianche o nere, a fare e disfare tutto, a sconvolgere e attaccare.
Le interpretazioni attoriali sono molto buone ma a mio parere non da Oscar, nel senso che "arrivano" molto allo spettatore ma non al punto da sconvolgerlo e toccarlo profondamente, e ciò, nel mio campionario di reazioni emotive cinematografiche, vuol dire che non mi sono commossa, niente lacrima facile nè accapponamento epidermico insomma.
Ho provato qualcosa di più forte durante l'intrepretazione di Jessica Chastain che ho trovato bravissima nel ruolo di Celia, la più brava. Memorabile anche Octavia Spencer nel ruolo della vulcanica Minnie.
Al contrario ho trovato poco incisiva Emma Stone nel ruolo chiave della scrittrice-giornalista Skeeter, una faccia anonima e non da grande cinema che non mi ha trasmesso nulla e che non mi dice nulla.

Mi è piaciuta molto l'idea del libro come strumento di lotta e di riappropriamento della propria dignità, il fatto che un piccolo oggetto di carta possa far tremare le fondamenta di una fortezza inespugnabile come l'odio razziale e che la forza delle parole scritte sia più minacciosa di qualsiasi altro gesto.
Vedere queste collaboratrici domestiche di colore che si scambiano memorie ed esperienze mettendole per iscritto, sorseggiando tè e friggendo pollo, in confidenza, appartate, con un filo di sana autoironia è stato molto bello.

 Vedremo cosa succederà la notte degli Oscar...

Octavia Spencer e Viola Davis, le due "eroine" del film
Emma Stone aveva il ruolo più figo ma per me non è stata all'altezza!
Bryce Dallas Howard, molto brava nel ruolo della stronza razzista
Jessica Chastain, la mia preferita del film

Commenti

  1. Un buon film, toccante e solido, anche se certo non un Capolavoro.
    Non vincerà la statuetta, mentre le bravissime interpreti qualche possibilità ce l'hanno.

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    1. già, bello ma non capolavoro, nemeno io credo vinca come miglior film!

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  2. D'accordissimo su tutto! Le migliori anche per me Jessica Chastain (che non conoscevo) e la bravissima Octavia Spencer (già vista in Ugly Betty nei panni di un'infermiera un po' suonata) e decisamente i personaggi più belli. Brava anche la figlia di Richie Cunningham, è il primo film che vedo con lei. Abbastanza anonima Emma Stone, peccato... Mi piacerebbe leggere anche il romanzo (anche se preferisco sempre fare il contrario) tu l'hai letto?

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    1. No, non l'ho letto ma l'ho messo nella mia lista desideri su anobii ;)

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  3. devo ancora vedere pure questo.. che disastro questo periodo! ps: emma stone, per me, ha la faccia da girino

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    1. ahahahahahahahahahhaahahah è vero, il girino rende bene l'idea della sua faccia, un girino piuttosto banale e anonimo :D

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  4. finalmente l'ho visto e posso parlare! ho avuto esattamente la tua impressione, avevo un'aspettativa diversa, pensavo di assistere a un film più cupo e drammatico. Devo dire che come te ho avuto l'impressione che mancassero dei "pezzi". Il film è lunghetto già così, eh, ma ci sono delle questioni accennate in modo frettoloso... il personaggio di Skeeter, poi, non aveva le palle! cioè, si imbarca in un'impresa coraggiosa, ma tutto accade un po' così, non ci sono dei bei momenti che ci delineano bene la sua personalità, o meglio come evolve e cresce il suo personaggio e il rapporto con Viola Davis, le difficoltà di realizzare il libro, i suoi dubbi interiori. e poi mi aspettavo un "confronto" un po' più diretto con la stronza Hily (eat this shit.. stavo morendoooo!!! non mangerò mai una chocolate pie.. anche se l'abbinamento sarebbe d'obbligo su cookingmovies, che dici???) e anche la storyline del fidanzato era praticamente senza senso. Viola Davis però mi è piaciuta molto, così come la Chastain.

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    1. esatto, il personaggio di Skeeter è troppo poco profondo e approfondito, eppure è uno dei ruoli chiave del film!
      "Eat this shit" mi ha fatto troppo ridere, che orrore ahahahah! Si potresti accostare la chocolat pie come ricetta (anche se il pensiero corre subito a quella scena!) oppure il pollo fritto che Minnie sa cuocere alla perfezione :D

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