I Love Books: 145. Il racconto dell'ancella
Scrivere di questo romanzo è difficile, c'è qualcosa di violento che strappa il foglio bianco, ma anche una stasi surreale che impedisce di provare qualcosa per un po' e di parlarne. Lascia senza parole Il racconto dell'ancella , e con una paralisi delle intenzioni. Il cervello ne esce spaventato, l'apparato riproduttivo straziato per empatia con la protagonista, il proprio senso di indipendenza rinvigorito per contrappeso. Non è una lettura facile, o meglio, lo è per come è scritto e per la capacità di coinvolgimento che ha (si legge d'un fiato, ha una prosa fluente), ma aggredisce la pace interiore, si mette a punzecchiare senza sosta il nostro essere donne in punti piuttosto sensibili, aree della nostra dimensione femminea che se toccate possono ferire, atterrire, denudare. Leggerlo da uomini deve essere altrettanto doloroso, immagino. Distopia non è come dire utopia, è un'ipotesi di futuro che osserva il presente , un'esasperazione con...