La Donna della Domenica: 9. Sofia Coppola
Che dire di questa donna-icona-musa-regista del mio cuore? Inutile dire quanto la ami, quanto abbiano contato per me i suoi film, quanto mi ispiri bellezza, eleganza, raffinatezza l'estetica delle sue opere visive, la sua riconoscibilissima e unica cifra stilistica, il suo tipico uso di tinte pastello, di atmosfere sospese, di femminilità profonde e tormentate, di musiche che ti rimangono in mente a lungo, di sequenze che senza rendersene conto fanno la storia del nuovo cinema... Quando vidi per la prima volta Il giardino delle vergini suicide (1999) rimasi ammaliata e piacevolmente conturbata, le mie aspettative canoniche sul cinema furono scombussolate e messe in discussione, i colori, le luci, le atmosfere, le storie classiche furono sostituite da corrispettivi totalmente diversi, indipendenti, personali, ricercati, mai visti prima e altrove... La storia delle sfortunate sorelle Lisbon (e il volto ammiccante e addolorato di Kirsten Dunst in particolare) mi prese alla spr