I Love Books: 80. Villette
Villette è uno di quei romanzi classicamente british che io definisco "da caminetto e tisana"; che poi io non abbia in casa un caminetto e che la Sicilia non abbia propriamente la stessa atmosfera dell'Inghilterra vittoriana, è un altro paio di maniche. L'immaginazione compensa anche i divari termici. A dire il vero trovare una vera e propria comfort zone nel romanzo è stato difficile: dopo un inizio promettente che mi ha subito agganciata a sé, qualcosa nella trama ha iniziato a farsi stupido, barboso e poco interessante e i miei tentativi di immersione mi hanno subito riportato a galla, delusa e annoiata. La verità è che l'ho mollato al 70% di avanzamento Kindle (shame on me!) e questa cosa mi rode perché sono una che di solito porta a termine le sue letture, anche quelle più fisiologicamente predisposte all'abbandono. Ho questa sciocca ostinazione da sempre. L'ultima volta mi è successo con Tenera è la notte , ma lì l'abbandono aveva a