Il mio parere su Steve Jobs

Se quello che cercate è un biopic glorificante e in adorazione del suo soggetto, un'agiografia a sfondo informatico, rimarrete spiazzati da Steve Jobs di Danny Boyle (e dalla sceneggiatura di Aaron Sorkin ). Steve Jobs era un genio ed era insopportabile, era pieno di idee avanguardistiche e di esasperante individualismo, era una rivoluzione creativa e una continua involuzione a livello relazionale. Idee informatiche elitarie e il pallino fisso della distinzione, della personalizzazione, anche a discapito delle persone. Il sistema end-to-end del suo Macintosh era un po' lui in sostanza. Jobs voleva tutto, lo voleva funzionante, lo voleva bello, lo voleva esclusivo e inclusivo, e voleva piegare tutti alla sua visione (talvolta visionaria) delle cose. "Campo di distorsione della realtà", era questo il suo superpotere, la sua prepotenza. Il suo Macintosh degli esordi doveva dire "Hello" all'accensione per stupire il pubblico, imperativo cat...