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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

Chi l'ha visto? 2. Temple Grandin - Una donna straordinaria

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Questo film poco noto, prodotto per la televisione nel 2010 da HBO e diretto da Mick Jackson , è straordinario come la donna di cui parla , è una bomba di trama, recitazione, emozione e commozione. Vederlo è stato una rivelazione, perché mi ha fatto conoscere una vicenda umana pazzesca di cui ero all'oscuro, ma è stato anche una conferma delle capacità attoriali eccellenti di Claire Danes (capacità che ho avuto modo di riscoprire di recente seguendo la magnifica serie tv Homeland ). La storia narrata è una storia vera, quella di Temple Grandin , una donna affetta da autismo diventata scienziata ed inventrice di moderne tecniche zootecniche, una donna straordinaria che oggi ha circa sessantanni e che continua la sua attività a difesa dei diritti degli animali e delle persone autistiche. Una vita sopra le righe per una vicenda sopra le righe, quella di una ragazza "diversa ma non inferiore" , del suo percorso di studi dal liceo al college fino al dottorato, delle

I Love Books: 24. Grandi speranze

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Amo Dickens per un semplice motivo: la sua capacità di creare mondi e di spingerti dentro questi con la sola forza delle descrizioni. Pazzesco come leggendo un suo romanzo ci si ritrovi in pochi attimi a Londra nell'800 e la realtà circostante scompaia nel nulla per tornare gradatamente a fuoco una volta chiuso il libro. Di solito si tratta di volumi tozzi che a prima vista possono scoraggiare il lettore più pigro ma quello che c'è dentro questi mattoncini di carta è pura meraviglia, è avventura, è intreccio, è un intero mondo, appunto. Anche con Grandi speranze (Great Expectations , 1861) il miracolo dickensiano del teletrasporto britannico si è avverato e ho letto le 630 pagine con rapidità, divertimento e curiosità ininterrotta, come fosse stato un viaggio. Protagonista di questo romanzo dal titolo incoraggiante è il giovane Philip Pirrip detto Pip , un orfano che ci racconta in prima persona la sua storia dall'infanzia fino all'età adulta, dall'incontr

Chi l'ha visto?* 1. The Private Lives of Pippa Lee

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(*Ho pensato ad una nuova rubrica a scadenza libera che tratti di quei film passati in sordina o sfrecciati via lasciando poche tracce o scomparsi nel nulla o intravisti da pochi attenti cultori o mai arrivati nel nostro paese. Film di fama non planetaria, di quelli che si dice "Mmm, ne ho sentito parlare..." senza averne un'idea precisa o di quelli per cui si dice "Non lo conoscevo!" o di quelli per cui solo pochi cinefili diranno "L'ho visto!". Chi l'ha visto? è un riferimento allo stato "fantasma" di questi film ma è anche una domanda che pongo a voi sperando in una risposta e in molteplici avvistamenti!). Forse qualcuno avrà sentito parlare di questo film del 2009 di Rebecca Miller per via di un brillante cast che vede tra gli attori protagonisti Robin Wright , Winona Ryder , Keanu Reeves , Alan Arkin , Julianne Moore , Blake Lively e Maria Bello (c'è perfino un cameo di Monica Bellucci , ovviamente ridicolo!), ma forse

Voglio trasferirmi dalle donne del 6°piano!

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Parigi-1960, un binomio immediatamente attraente per me, un invito evocativo e fascinoso alla visione. Se alla magia della città e dell'epoca si aggiunge poi un tocco di brio spagnoleggiante e la presenza di figure femminili pazzesche, ne viene fuori qualcosa di veramente delizioso.   Le donne del sesto piano (di Philippe Le Guay , 2011) è per l'appunto un film delizioso, come una tazza di tè caldo e biscotti, come una proiezione da cinema all'aperto d'estate; è un mix perfetto di eleganza parigina e di vivacità spagnola, di borghese e di folkloristico, di etichetta e di liberazione, senza trascurare l'aspetto storico ma senza mai appesantirlo. In realtà di Parigi si vede ben poco poichè quasi tutto il film è girato dentro un signorile palazzo dove vive il ricco consulente finanziario Jean-Louis Jobert ( Fabrice Luchini ) con la classica legnosa consorte. La vita spenta e conformista di questo simpatico borghese viene "accesa" e animata da un gruppo

Le mie impressioni su Beginners

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Se dovessi definire questo film direi che è un disegno triste di un bambino malinconico o quella canzone dei Marlene Kuntz che dice "lieve svenire per sempre persi dentro di noi", non chiedetemi perché... E' un film essenziale, forse fin troppo, disadorno, ovattato, spogliato di parole superflue, come fosse sussurrato all'orecchio o disegnato su fogli di carta anzichè girato con una macchina da presa e altre pesanti attrezzature. Di solito questo genere di film dall'animo fortemente indie può avere su di me un doppio effetto: o affascinarmi come una poesia romantica non convenzionale o farmi imbestialire per la totale mancanza di coerenza narrativa e altruismo verso lo spettatore. Nel caso di Beginners , nonostante qualche momento di torpore dell'attenzione, ho reagito come nel primo caso, ne sono rimasta affascinata e ho empatizzato al punto da sentirmi sopraffatta da una sorta di spleen baudeleriano. Si tratta infatti di un film delicato che mette in

Liebster blog

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La blogger Tati di caféaulait con grande gentilezza e mio rossore e lusinga mi ha conferito questo bel titolo tedesco che in italiano pare voglia dire "Blog amabile" . Che dire, NullaDiPreciso , frastornato e incuriosito da tutti questi riconoscimenti, prende e porta a casa con amabile soddisfazione :) Grazie ancora  Tati ! Adesso tocca a me girare questa bella etichetta con cuore rosso a 5 blogger di mio gradimento che abbiano meno di 200 followers. Ho scelto blogger che forse nemmeno sanno della mia esistenza come blogger e della mia esistenza in generale ma che seguo silenziosamente e ritengo degne di attenzione e di un numero maggiore di followers! And the Liebster Blog (in ordine sparso) goes to: 1) Precious Illusions di Courtney, pensieri sparsi e parole sempre accattivanti e di piacevole lettura. 2) Ho voglia di cinema di Antonella e della sua voglia contagiosa di cinema! 3) Kaleidoscope 90 di Noemi, un bel caleidoscopio di cinema, letteratura e tant

Un premio per NullaDiPreciso!

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 Nooo, NullaDiPreciso coinvolto in una catena di Sant'Antonio, aiutoooo!! Ahahahaha, scherzo... Questo blog esiste da un anno e non ha mai ricevuto un premio, a dire il vero non sospettava nemmeno dell'esistenza di un rituale di premiazione legato al mondo dei blog ed è per questo che è doppiamente sorpreso e contento del fatto che la gentilissima Marta di MemoriaRem (grazieee!) lo abbia insignito di questa "targa" verde e lusinghiera! Perchè anche i blog hanno un ego... Il rituale, se ho capito bene, prevede che io debba dire 7 cose su di me (che ansia) e poi premiare a mia volta altri 15 blogger di mio gradimento (ma io ne premierò solo 10 sennò impazzisco) che, solo se lo vorranno, potranno continuare questa catena. Sono entrambe imprese non facili ma per questa volta, visto che è la prima volta, ci proverò: 1) Mi chiamo Margherita, ho 28 anni ma ne dimostro la metà, sono siciliana ma ho studiato a Milano e poi a Roma, ottenendo una laurea in Lettere Moder

I Love Books: 23. Baci scagliati altrove

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Sandro Veronesi , che molti di voi conosceranno per il romanzo Caos calmo da cui è stato tratto l'omonimo film, o per essere il fratello del regista Giovanni, è notevolmente bravo a scrivere, nella sua mano la penna scorre spontanea e armonica dando vita a parole, pensieri e situazioni che solo un grande scrittore riesce a mettere insieme in un incastro perfetto e mai stonato. Veronesi per me è un romanziere, uno scrittore di lunghezza, ed è per questo che nella forma narrativa breve del racconto mi è parso un po' limitato, un po' impoverito, un po' frenato. I racconti di Baci scagliati altrove sono scritti con maestria e con grandi dosi di fantasia, hanno un carattere accattivante e un amo invisibile a cui il lettore abbocca facilmente, eppure, sul più bello, finiscono, mozzando l'atmosfera e lasciando a bocca asciutta chi pendeva dalle labbra suadenti dello scrittore. Non sono una grande patita di racconti, trovo che sia traumatico per il lettore penetra

Serie tv mon amour: 18. Enlightened

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Enlightened è una serie molto particolare, completamente incentrata su una figura femminile estrema, sulla sua ipertesa vita quotidiana, sul suo esagitato modo di essere, e poco orientata verso l'intrattenimento classico, quello fatto di momenti salienti e di colpi di scena acchiappa-pubblico. Non è una bella serie, direi che ha un non so che di antipatico e snervante e infatti non è stata rinnovata per una seconda stagione ed ha arrancato parecchio nella prima, eppure non posso dire che mi sia dispiaciuta e il merito è di quella bomba a orologeria che è Laura Dern .   Enlightened è Laura Dern e nient'altro. L'attrice tanto amata da Lynch è bravissima nel rendere credibile una donna sempre sull'orlo della crisi, a metà tra sfogo folle e risicato autocontrollo, è uno spettacolo in tutti i sensi e l'effetto cattura dipende solo ed esclusivamente da lei. Se non fosse per la sua recitazione eccellente, quasi miracolosa, Enlightened sarebbe da cestinare all&#

I Love Books: 22. Quella sera dorata

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Ieri era il mio compleanno e finire questo libro a fine giornata, poco prima della mezzanotte, è stato un vero e proprio regalo, di un tempismo speciale, l'epilogo appropriato e bellissimo di una giornata molto piacevole. Si, perché non voglio essere affatto cauta e posso dire con certezza ferma, senza paura di trasporti eccessivi e sensazioni troppo a caldo, che Quella sera dorata è uno dei libri più belli che io abbia mai letto , uno di quei libri che quando li chiudi ti mancano già, puro piacere del leggere. La trama in breve: Omar Razaghi, dottorando all'Università del Kansas ha intenzione di scrivere una biografia sullo scrittore morto suicida Jules Gund e si reca nel remoto Uruguay  per chiederne l'autorizzazione direttamente agli eredi: il fratello Adam, la prima moglie Caroline e l'amante Arden, tre personaggi molto particolari che vivono in uno stato di quasi totale isolamento. A partire da quel viaggio la vita di Omar non sarà più la stessa e avrà delle

Serie tv mon amour: 17. Homeland

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Anno nuovo, serie nuove! Ho stilato un'elenco di serie da iniziare in questo neonato 2012 e ne ho abbastanza da poter svernare senza problemi di carenza di vitamine audiovisive. Ho iniziato con Homeland e sono contenta di averlo finalmente fatto perché è una di quelle serie tv di palese serie A e di qualità che riempiono i dilaganti vuoti di senso televisivi contemporanei. Tutto è così perfetto, studiato, elevato, tutto è così americano nel senso prezioso del termine, da dare l'idea che si tratti di un film, uno di quei filmoni thriller potenti e di livello altissimo, quasi nobile. Pensavo che la trama fosse pesante da seguire e troppo infarcita di politichese a stelle e strisce e dialettica spicciola USA vs Medio Oriente, pensavo di annoiarmi e invece mi sta piacendo tanto perché tutto è intrecciato e sceneggiato in modo tale da non dare un attimo di noiosa tregua allo spettatore, come se ci fosse sempre qualcosa da scoprire, da aspettare, da sapere. L'aggettivo più

Il mio primo film dell'anno: Emotivi anonimi

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Vedere questo film dopo la baraonda familiare e gastronomica del 1° dell'anno è stato come bere una tisana serale calmante, o forse sarebbe più appropriato dire una cioccolata calda fumante. Ho scelto di vederlo solo per via del suo titolo che emanava come un senso di familiarità e fraterna alleanza e devo dire che è stata una visione molto appropriata e adatta al mio spirito delle feste desideroso di autismo e costretto alla socialità forzata! Si tratta di una commediola francese leggerissima e delicata, dolce e piacevole come un bel pensiero, come una scatola di cioccolatini ricevuti in dono, e non è un caso visto che di cioccolato si parla, tra le altre cose. Protagonista è Angélique una ragazza totalmente impacciata ed insicura che frequenta un gruppo di "dissintossicazione" da emotività eccessiva, gli Emotivi anonimi appunto. Quando Angelique , grande esperta e anonima cioccolataia, va alla ricerca di lavoro nella Fabrique de Chocolate , si imbatte in Jean