I Love Books: 92. In fuga

Il mio primo appuntamento con Alice Munro è andato male. Non è stato catastrofico, ma non ha acceso in me alcuna fiammella di entusiasmo. Il mio problema non è stato la noia o una scorrevolezza mancante (sono arrivata fino alla fine senza difficoltà), ma la sensazione di inconsistenza, di labilità istantanea di ciò che stavo leggendo. La mia domanda mentale fissa è stata: "Di cosa e di chi sto leggendo?" e non ho saputo darmi una risposta decisiva. Era novembre e mi decido a parlarne solo ora perché dopo mesi di silenziosa perplessità tendente alla rassegnazione definitiva e alla scarsissima voglia di condivisione, è rinata in me l'ostinazione di capire meglio questa scrittrice, di provare a leggere qualcos'altro di suo (e qui entrate in gioco voi munriani con esperienza pluriennale) e di sfidare ancora la mia poca intimità con il genere del racconto. Probabilmente non vincerò mai questa diffidenza verso i racconti e continuerò a sentirmi insicura sul senso...