Marigold Hotel
Shakespeare in Love, uno dei film cult dei tardi anni '90, non l'ho mai trovato particolarmente valido e ancora oggi continuo a stupirmi della pioggia di Oscar che ha vinto. Mi è sempre sembrato che ci fosse qualcosa di insulso e banale, di bonariamente accademico, una specie di fastidiosa facilità nella regia di John Madden (se poi penso a Il mandolino del capitano Corelli vomito!).
A più di dieci anni di distanza mi sono detta "vediamo se il britannico ha cambiato stile" e così ieri sera ho visto Marigold Hotel (The Best Exotic Marigold Hotel, di John Madden appunto, 2012).
Vi dico subito che non è cambiato e che la mediocrità travestita da piacevolezza è rimasta tale e quale.
Marigold Hotel non è un brutto film anzi, da un punto di vista estetico e fotografico è molto bello e raffinato; le speziate atmosfere indiane, i paesaggi pulsanti di vita e rumore, il senso di sudicio e di disordinato, la luce potente del sole, tutto ciò è reso molto bene e da questo punto di vista si può godere per quasi due ore di un'interessante e suggestiva dimensione esotica.
Detto ciò mi sono chiesta: "e la trama dov'è?", perché la trama è così debole e stentata che quasi non esiste.
Ci sono degli anziani che lasciano l'Inghilterra alla volta dell'India, ognuno per sfuggire a qualcosa o cercare qualcosa. Allogeranno tutti a Jaipur presso il fatiscente Marigold Hotel, gestito da un ragazzo pasticcione e sognatore (Dev Patel, il protagonista di The Millionaire, che qui, oltre ad essere squattrinato, sembra pure scemo).
Gli espedienti narrativi che riguardano e guidano ognuno dei personaggi mi sono sembrati scialbi e superficiali, retorici e mediocri.
Ci sono film di ritmo e film di atmosfera, Marigold Hotel è pura atmosfera e poco più e pertanto potrebbe risultare noioso e soporifero a chi cerca velocità, brio e meandri di trama da esplorare a perdifiato.
Potrebbe invece risultare grazioso e comodo a chi cerca un film rilassato e docile, da guardare senza troppa attenzione, tra una tisana e un godurioso sbadiglio pre-sonno, come una benefica ninna nanna cantata da una tata inglese.
Ci sono film che sono come alberghi a 5 stelle e film che sono come case di riposo, Marigold Hotel appartiene a quest'ultima categoria e chi si appresta a vederlo deve accettare questo tipo di sistemazione tranquilla senza aspettarsi chissà quali avventure. Solo così si può vedere fino alla fine un film che altrimenti annoierebbe.
Marigold Hotel è un film senile per tematiche e stile, tenero e buffo per certi aspetti, a tratti ridicolo per l'ingenuità naif della sua sceneggiatura, ma degno di rispetto per la sua delicata celebrazione della vecchiaia e per il suo cast, il meglio del meglio della recitazione british, da Judi Dench a Maggie Smith (la mia preferita nel ruolo dell'acida e diffidente Muriel), da Billy Nighy a Tom Wilkinson.
Sono loro insieme, e non il film in sé, il vero divertimento.
shakespeare in love è una cagata pazzesca :D
RispondiEliminaquesto mi sa che me lo risparmio in scioltezza...
Condivido in pieno il tuo giudizio su Shakespeare in love, mai capito cotanto successo!
RispondiEliminaQuesto non mi ispira affatto, se non fosse per il cast!
se deciderete di non guardarlo non vi sarete persi niente, ma se lo vedrete non sarà nemmeno una schifezza totale, fate un po' voi ;)
RispondiEliminaE sì, Shakespeare in Love è una cagata pazzesca, ben detto :)