Take Shelter, mettetevi al riparo...
In giorni come questi di previsioni meteo esagerate e ansiogene che parlano di diluvi universali e bombe di pioggia questo film calza proprio a pennello!
Volendoci scherzare un po' su si potrebbe dire che Take Shelter (di Jeff Nichols, 2011) è la storia di un meteorologo incompreso, di un metereopatico in cui la patologia raggiunge picchi estremi, di un profeta di sventure additato come pazzo.
E in effetti è davvero questa la storia del film, solo che tutto ciò non ha nulla di paradossale o ridicolo ma è di una profondità e di un toccante incredibile.
Il protagonista, Curtis (un pazzesco e inquietante Michael Shannon), inizia a vedere nuvole nere e minacciose al'orizzonte, piogge sporche e oleose, fa incubi mostruosi, soffre come per un senso soffocante di oscuri presagi in agguato e, ossessionato dalla paura, costruisce un rifugio sotterraneo, sconvolgendo la sua vita e quella della moglie (una bravissima e sempre delicata Jessica Chastain) e della figlioletta sordomuta.
Il risultato del dipanarsi di questa trama molto particolare è un film assolumente strano e sinistro, lento e carico di elettricità, teso e nervoso come il suo protagonista, un miscuglio perfetto di luccicanza e follia alla Shining, di disaster movie alla Shyamalan, di uccelli hitchcockiani, di surreale onirico alla Lynch, di metafisico dell'ultimo Lars Von Trier.
Take Shelter in effetti assomiglia molto a Melancholia ma mi è sembrato l'esatto opposto per quel che riguarda le azioni dei personaggi. Nel film di Von Trier l'imminenza della fine del mondo portava la protagonista ad uno stato di apatia e depressione, di lento abbandono. In Take Shelter invece il protagonista ha una folle e iperattiva smania di salvarsi, di mettersi al riparo, diventa matto e fuori controllo per questa ossessione, un autentico paranoide schizzato. Michael Shannon, che già mi aveva lasciato a bocca aperta in Revolutionary Road, è eccezionale pure in questo film, ha una faccia così fuori dagli schemi e "disturbata", così intensa e insana da rendere minaccioso ogni singolo fotogramma del film.
Take Shelter richiama vagamente anche il bellissimo Another Earth soprattutto per quel che riguarda le suggestioni naturalistiche e lo sguardo sempre rivolto al cielo, ma ha una capacità di mettere ansia e tachicardia ben diversa.
Una visione molto interessante, un po' film indie, un po' genere catastrofico destrutturato, un po' filone psichiatrico, di certo un film molto originale e ricercato.
Uno dei titoli più potenti dell'anno, con un finale splendido, da restare senza fiato.
RispondiEliminaPazzesco.
pazzesco in tutti i sensi ;) Il finale, poi, mi ha stupito, io stavo già pensando a tutt'altro esito e invece...
EliminaAvevo letto una recensione e volevo assolutamente vederlo. Ovviamente nessun cinema della mia zona lo ha proiettato!
RispondiEliminache peccato :( Magari vedi se riesci a recuperarlo in dvd o con altri mezzi ;)
Eliminagrande film!
RispondiEliminae bella la chiave di lettura come storia di un giuliacci incompreso :)
ahahahahah, povero Giuliacci :D
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