I Love Books: 32. Una donna
Finalmente ho finito questo libro che mi ha angosciata, delusa e intristita. Credo di aver sbagliato periodo di lettura, perché Una donna è una di quelle opere di valore storico che richiedono un cantuccio caldo e assorto in cui rifugiarsi, un clima esterno freddo che favorisca il raccoglimento interiore, e non un'estate di caldo vivacissimo e luce accecante. Il contrasto tra il grigiore del libro e il mondo esterno estivo è stato troppo forte per me e mi ha creato squilibri emotivi. Da qui il senso di fastidio e di soffocamento e la relativa conta delle pagine. Una donna è la storia di una donna talmente repressa e depressa da risultare pesante e assillante, come se la poveretta venisse a sfogarsi sulla nostra spalla senza però prometterci di fare in modo che le cose cambino. Dà quasi sui nervi e non l'ho percepito quasi mai come un'opera-manifesto del femminismo delle origini, così tiepido com'è nella ribellione. Ok, i fatti narrati risalgono ai primi del Nov...