Il mio parere su Ted


Chi come me ama I Griffin e li considera una geniale forma di cinismo animato non può non divertirsi guardando Ted (di Seth MacFarlane, 2012) perché dentro c'è tutto lo stile e la carica dissacrante di Seth MacFarlane, che in questa prima trasposizione filmica della sua leggendaria comicità a stelle e strisce fa pieno centro.

In Ted ritroviamo la stessa irriverenza bastarda del cartoon, quella capacità autoironica tutta americana fatta di riferimenti alla macro e alla microstoria degli Stati Uniti, quel lucidissimo e sferzante sarcasmo che con mire di tutti i tipi spara a zero e sputa in faccia alla sua stessa faccia.

Ancora una volta l'apparenza della tenerezza infantile nasconde volgarità e maleducazione e il contrasto è fonte di notevoli risate; qui non c'è quel demonietto dalla testa ovoidale di Stewie ma un teddy bear di nome Ted che dice ti voglio bene quando lo stringi e che assomiglia all'orsetto del Coccolino, quanto di più morbido e innocente si possa immaginare.

E invece Ted è uno scioperato che si fa le canne, beve, va a donne e organizza festini coinvolgendo e sconvolgendo, volenti o nolenti, il suo "padroncino" 35enne (Mark Wahlberg) e la spazientita fidanzata di lui (Mila Kunis).
E' questo orsacchiotto posseduto dalla movida il motore del film, la star assoluta, al punto che ci si dimentica dellla sua natura digitale e peluchosa e lo si percepisce come un attore a tutti gli effetti e di ottime performance.

Se si fa eccezione per dei momenti un po' sotto tono in cui la risata latita, per la trama essenziale e sciocchina dai tratti fiabeschi e scontati e per qualche piccola perdita o forzatura di senso legata alla traduzione, il film è davvero brillante e divertente, è sboccato, licenzioso,  villano, ma in un modo mai fine a se stesso e mai stupido. Al contrario, ogni pacchiana rozzezza, ogni bizzarra oscenità, persino ogni rumoroso peto ha un suo perché intelligente e una sua massiccia consistenza comica.

E poi c'è il demenziale, quel trionfo di non sense e fesseria allo stato puro che ha reso celebri i Griffin e il personaggio di Peter in particolare, e di cui anche Ted è pieno. I siparietti posticci da b-movie con Sam Jones/Flash Gordon ne sono la massima espressione, così come i balletti domestici di Giovanni Ribisi nel ruolo di un padre disturbato o le improbabili prodezze erotiche dello stesso Ted.

Tutti da piccoli abbiamo avuto un orsetto di peluche da mettere sotto le coperte, ma dovevamo aspettare il 2012 per vedere quell'inanimato e un po' noioso feticcio dell'infanzia diventare un essere tremendamente animato ed esilarante.





Commenti

  1. Mi trovo d'accordo con il tuo parere, presto ne parlerò anche dalle mie parti :D

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  2. Orribile, un vero insulto all'intelligenza umana

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