Se ci sono tante persone che ti seguono il merito è tuo, e della tua capacità di attrarle. Io dò sempre una sbirciatina al tuo blog... non commento molto (anche per non essere pedante) ma seguo con piacere quello che scrivi. Complimenti. E continua così! Sauro/kelvin
L'amore è potente, non c'è scampo. Se è amore giovane, quello acerbo e totalizzante dei diciassette anni, è più che potente, è la vita stessa che prende forma e impatta, è il debutto all'esserci, al sentirsi e al sentire. Prima di provare un amore giovane nessuno è davvero vissuto. L'amore di Elio e Oliver è un detonazione di vita, un concentrato di sconsideratezza ormonale, squilibrio psicofisico, overdose di sensi e di baci, abbandono all'estasi senza il triste contegno di chi sa che non potrà durare. Una cosa che pulsa e palpita forte. Il loro è un carpe diem di estiva pienezza, un darsi e dare senza pensare a ciò che si perderà, a ciò che ne uscirà rotto. C'è qualcosa di violento e sensuale nel loro inesorabile catturarsi, c'è il nuovo che aspetta di essere inaugurato e c'è il già noto che ha bisogno di essere rinnovato. C'è l'età della fragilità e della libertà totale di essere fragili e c'è l'età un po' più consa...
(So bene che questo post sarà molto impopolare e che verrò odiata per il suo contenuto, ma il mio è solo un UMILE PARERE, per cui non scrivetemi messaggi anonimi minatori in cui mi dite che non capisco nulla e non ho magia , piuttosto parliamone e confrontiamoci selvaggiamente civilmente...). Il fatto è che Re della terra selvaggia ( Beasts of the Southern Wild , di Benh Zeitlin , 2012) che tutti stanno osannando parlandone in toni miracolosi, e che ha vinto o sta per vincere mille premi, io l'ho odiato, l'ho trovato brutto e fastidioso, una versione ancora più sgradevole del già sgradevole Nel paese delle creature selvagge di Spike Jonze . Parafrasando Joe Bastianich di Masterchef di fronte ad un piatto alternativo ma disgustoso, "questo film è un pezzo di merda"! C'è questa bambina, Hushpuppy ( Quvenzhané Wallis , piccola attrice prodigiosa degna di un Oscar, questo sì), che vive allo stato brado con il padre e altri rozzi soggetti in questo postacc...
Affabulare. O anche attanagliare. Questo è quello che sa fare prodigiosamente Elena Ferrante , chiunque lei sia. Questo è l'incantesimo a cui stiamo felicemente soccombendo in Italia e perfino oltreoceano con L'amica geniale , il perché (uno dei tanti) ci sentiamo in preda all'incanto mentre leggiamo. L'intreccio di questa storia è affabulatorio e attanagliante in maniera straordinaria, è un dono di purissima e altruistica narrazione, una narrazione "facile", ma anche elegante, estremamente scorrevole, ma anche ricca, dal piglio facilmente commerciabile, ma con uno spessore da opera importante. Mi è sembrato un romanzo popolare e geniale insieme, affabile e di grande pregio letterario. Leggo poco gli autori italiani, è questa la mia più ostinata e pregiudiziale forma di snobismo letterario (o di ignoranza) e me ne rammarico, ma c'è una parte ulissiaca di me che talvolta (sebbene di rado) cede alle sirene dei fenomeni editoriali, anche quelli...
Non avevo mai visto Il dormiglione ( Sleeper , di Woody Allen , 1973) e così ieri sera ho potuto gustarmelo come fosse un film nuovo di zecca e non di 40 anni fa. Non è male, ma non è nemmeno tra le migliori commedie di Woody , è un po' generico e incerto su alcuni aspetti, diverte in modo discontinuo, ma una cosa è certa: Allen è una macchietta anche in versione futurista-cosmicomica. Questo film poi mi è sembrato uno dei più ricchi di siparietti slapstick accompagnati da motivetti jazz ed è proprio in questi momenti di balletto comico da cinema muto alla Chaplin e alla Keaton che il film dà il meglio di sè e brilla di allenismo puro. Per il resto è un miscuglio di fantascienza, fantapolitica, satira, cinefilia, con dialoghi demenziali, ma sempre intelligenti e scaltri e momenti di noia. Qui è Allen è Miles Monroe , un clarinettista/gestore di negozio macrobiotico del Greenwich Village degli anni '70 che si risveglia nel 2173, dopo 200 anni di ibernazione, in un ...
Quando penso al romanzo come genere, penso in automatico, e con sfumature mentali dorate, all'Ottocento, all'Inghilterra, alla Francia e alla Russia, all'età vittoriana e al Romanticismo. Quando vado a cercare un libro dell'Ottocento so bene cosa ci troverò dentro, quale tipo di emozione e passione proverò, che tipo di percorso umano e psicologico mi verrà regalato. Mi ci sento a casa dentro le pagine di un romanzo di quell'epoca, una parte del mio cuore di lettrice si è costruito lì. Per una volta ho voluto cambiare comfort zone di lettura e cimentarmi con un classico inglese del Settecento, Tom Jones di Henry Fielding , uno di quei romanzi di cui si parla sempre nei libri di letteratura inglese del liceo, ma che nessuno legge integralmente se non sotto costrizione didattica. Un po' come accade con I Promessi sposi . In effetti il tomo di mille pagine dà, all'avvio della lettura, l'impressione che si sia appena intrapresa un'impresa donch...
Chi ha paura di vedere questo film (come ce l'avevo io!) perché teme l'effetto-Spielberg super mega hollywoodiano, altisonante, patetico ed emotivamente retorico, può andare al cinema tranquillo perché Lincoln è il film meno spielberghiano che io ricordi. Si tratta, per lo meno per quel che ho percepito io, di un film di taglio molto teatrale in cui a farla da padrona è la parola, la dialettica, l' ars oratoria . Una scelta insolita per uno come Spielberg che ha sempre privilegiato l'azione e il dinamismo epico nei suoi filmoni, gli spazi sconfinati, le corse sfrenate con commento sonoro liberatorio e vincente, i movimenti di macchina panoramici e grandiosi. Lincoln invece è un film chiuso tra sedie, caminetti, fumo e penombra, ed è come un raffinato club di discussioni, racconti, confronti verbali ricchi di senso e sensazioni; è un film che va ascoltato più che essere visto, perché ogni singola parola è ricercata, levigata, caricata di valore e dedicata all...
E' davvero un bel traguardo.Complimenti ! :)
RispondiEliminagrazie davvero :D
RispondiEliminaBrava Margherita!
RispondiEliminaComplimenti!
orgoglioso di essere fra i 100....prossima soglia 300!!!
RispondiEliminaComplimenti!!!
RispondiEliminaciao a presto
Matteo
Grazie a te che ci tieni compagnia con i tuoi post!!!
RispondiEliminaSono il 101 ... credo :)
RispondiEliminaYeeee! :)
RispondiEliminaGrazieeee Mr.Ford, Cirano, Matteo, Chiara, Barbara e PopAle-Il 101°:D!
RispondiEliminaUn bacio ad ognuno di voi!
Se ci sono tante persone che ti seguono il merito è tuo, e della tua capacità di attrarle. Io dò sempre una sbirciatina al tuo blog... non commento molto (anche per non essere pedante) ma seguo con piacere quello che scrivi.
RispondiEliminaComplimenti. E continua così!
Sauro/kelvin
Grazie Sauro, sei molto gentile!
RispondiEliminaI tuoi commenti sono sempre molto graditi (e mai pedanti!), mi fanno piacere!
vedrai che da 100 raddoppiano e nemmeno te ne accorgerai! augurissimi e continua così :)
RispondiEliminagrazie di cuore :D
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