I Love You Nora: 2. C'è post@ per te


Mi improvviso statistica e dico che C'è post@ per te (You've got Mail, di Nora Ephron, 1998) è la commedia romantica più vista di sempre dovunque; probabilmente mi sbaglierò ma di certo non c'è persona al mondo che non abbia mai visto questo film cult o almeno qualche sua scena di immediata riconoscibilità.

Quando, a fine anni '90, internet era agli albori e non era ancora diventato quella forma di dipendenza quotidiana e onnicomprensiva che è oggi, quando la mela della Apple era ancora fatta a strisce multicolor e i pc erano scatole nere tozze e buffe, quando la connessione a internet era annunciata da quel tipico rumore di frequenza disturbata, allora la gente scopriva pian piano le chat e le mail e le viveva come una forma segreta e discreta di evasione, come un'affascinante novità da esplorare con cautela.

E se oggi fa squallido e sa di disperazione conoscere il proprio partner on line, all'epoca del film e nel film stesso era qualcosa di soave, poetico e sognante, il corrispettivo moderno dello struggente e romanzesco scambio epistolare (non a caso il film è il remake di Scrivimi fermo posta del 1940 di E. Lubitsch).

Quello che amo di C'è post@ per te è l'atmosfera assolutamente pregna di newyorkesità, direi quasi alla Woody Allen: le passeggiate spensierate di Kathleen (Meg Ryan) per le strade del West Side autunnale, i bicchieri di Starbucks in mano con mille varianti di bevanda, la graziosa libreria, di cui la protagonista è proprietaria, con la sua aria legnosa e vintage, le lucine natalizie in vetrina e per le strade, il mega store di libri di Joe Fox (Tom Hanks) che fa tanto metropoli, gli interni delle case così carichi di cose e angolini caldi, e poi la primavera nei parchi della città, i fiori e le margherite in particolare.
C'è post@ per te è un film che scalda il cuore e fa venire un desiderio fisico di andare a New York, una città che come dice Joe "fa venire voglia di comprare quaderni e matite".

Se alle atmosfere dallo stile squisitamente ephroniano uniamo il simpatico scambio di mail fra i due, il contrasto che hanno nella realtà, il modo in cui si svolgono le cose, il finale da fiaba, il risultato è un'autentica delizia di film, una chicca senza moda e senza tempo che visto oggi dà ancora lo stesso benessere di una volta.
Un film immancabile nella memoria di ognuno e nella raccolta di dvd di ogni donna.




Commenti

  1. assolutamente d'accordo! anche se ho rivisto harry ti presento sally da poco, ed è una dura lotta. una cosa è certa: piango con il finale di entrambi! che scamorzina sono. margherita, ti va di partecipare alle mie interviste? se sì, scrivimi sul mio blog per le info. baci!

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    1. eheheheh, forse io mi commuovo di più con Harry ti presento Sally ma è una bella lotta :)
      Ti ho appena scritto sul blog ;)

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    2. ok, dunque, a questo link

      http://manieossessionicolpidifulmine.blogspot.it/2012/06/intervista-cyberluke.html

      trovi l'ultima intervista fatta, da lì prendi le domande, rispondi, scegli una foto che ti rappresenti - non per forza il tuo viso, se non vuoi - e mi mandi il tutto a

      paola@studiopagina.191.it

      ti aspetto presto! pa

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  2. Come si diceva.... E' troppo bello questo film e New York è fotografata benissimo. La storia della piccola realtà che soccombe alla logica del megastore poi, è di drammatica attualità. Protagonisti e comprimari perfetti, dialoghi sempre brillanti, da vedere e rivedere.

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    1. aspettavo il tuo commento da intenditrice e amante di Nora e sono d'accordo su tutta la linea :)

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  3. E arrivo sempre io a sovvertire le statistiche! Mai visto questo film!
    Ma rimedierò ;)

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  4. E' vero è un film quasi alla Woody Allen, forse per questo ancora più adorabile. Però non trovo Kathleen-Mag legnosa...

    Anna

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    1. tutt'altro!!! Il "legnosa" infatti si riferiva alla libreria di Kathleen!

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  5. visto,rivisto,stravisto e non smetterò mai di guardarlo...sono troppo romantica, bella descrizione :)

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