Il mio parere su The Imitation Game
Benedict Cumberbatch ai miei occhi ha assunto le fattezze definitive e immutabili di Sherlock e questa mia percezione distorta e ostinata mi ha fatto sovrapporre per buona parte del film il detective della serie tv al personaggio di Alan Turing. In certe scene di The Imitation Game ho avuto la certezza di trovarmi di fronte ad una puntata di Sherlock , specie nei primi momenti in cui emerge la genialità intuitiva ai limiti dell'autismo di Alan Turing e i suoi momenti di euforici eureka. Identici, ai miei occhi, a quelli del detective di Baker Street. Un problema mio o una mancanza di versatilità da parte di quella strana e affascinante creatura britannica dagli occhi di gatto e dall'ovale alieno? Probabilmente entrambe le cose. Di certo Cumberbatch non è uno sprovveduto nell'arte della recitazione, ma in questo film a mio parere non va oltre la sufficienza e oltre lo schema del copione che ha studiato. Gli ho preferito di gran lunga Keira Knightley e questo mi ...