Il mio parere su La La Land


Il potere speciale di La La Land secondo me è questo: ti fa uscire dalla sala con una luce nel cuore e una dolcezza danzante in corpo che ti fa quasi volare.
Ti sembra di non toccare terra quando cammini per strada dopo aver visto il film, di pesare di meno, di essere aerea e dotata di amore e altre sensazioni elevanti.

La La Land è fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni.




Credo che tutto il clamore, le valanghe di nomination agli Oscar, le aspettative da strapparsi i capelli si possano spiegare con la magia che infonde: La La Land è un incantesimo.

Siamo tutti sotto questo incantesimo e il mondo non è mai sembrato così a colori, così romantico e così orientato verso i sogni da quando questo film circola nelle sale e negli occhi della gente.

Perché poi, a ben vedere, la storia del film è semplice semplice, il classico binomio amore-sogni e come raggiungerli su sfondo hollywoodiano, un boy-meets-girl movie giovanile con un filo di nostalgia cinefila.
Per cui, se togliessimo il contorno non rimarrebbe nulla di nuovo, nessuna rivoluzione.


Ma è proprio quel contorno, che contorno non è affatto, ad avvolgere La La Land di un mantello originalissimo, di una qualche forma di stupore e di fermento bellissimi.
Con questo potere magico, fatto di musica jazz, di ballerini dalla coordinazione perfetta, di immaginario cinematografico all'ennesima potenza, di colori vivaci, una trama banale diventa una pezzo di cinema d'oro, di cinema vibrante.

E veniamo alla questione musical.
Sono una grande sbuffatrice quando si parla di musical, trovo sempre leziose e tediose quelle coreografie canore in stile Broadway. Non mi coinvolgono e divento sdegnosa.

Ma con La La Land le cose sono andate diversamente.

I momenti ballati e cantati sono in armonia con la parte dialogata del film, ma soprattutto sono uno spettacolo per gli occhi, una sinfonia sbarazzina e gioiosa di corpi lievi e di suoni godibili.
E sono un'invenzione del regista, che cita il passato ma non imita nessuno.
Emma Stone, con capelli, occhi e abiti dai colori accesi, e quel bonazzo di Ryan Gosling, elegante e sornione il giusto, insieme si incastrano, si slanciano, si sincronizzano con una grazia spettacolare e tu tip-tappeggi e fischietti con loro City of Stars e pensi che una coppia cinematografica così iconografica non la vedevi da tempo.
Se ci fosse un Oscar per la grazia questo film lo vincerebbe.


Emma e Ryan, lo sottolineo, sono i trascinatori danzanti e sognanti di questo piccolo miracolo. Non riesco a decidermi su chi mi sia piaciuto di più, se lei, con la sua essenza freschissima, il suo corpo esile e bianco e il suo gigantesco paio di occhi espressivi, o lui, con il suo pianoforte e il suo piano di vita, il suo completo elegante e il suo sedurre senza alcuno sforzo.
Nel dubbio, darei un Oscar a entrambi.


E veniamo al regista, il giovane Damien Chazelle, che mi aveva già dato la scossa con Whiplash.
In lui c'è un'energia elettrica in grado di rinnovare lo sguardo dello spettatore, nel suo stile c'è classe, cultura, ironia, studio eppure nemmeno un briciolo della sua giovinezza viene sacrificato da operazioni cinefile a tavolino o aspirazioni megalomani. Il suo La La Land trasuda impegno folle (quanto sarà stato difficile girare un film del genere?), ma anche divertimento, invito alla festa, solarità californiana.

Ripensando a La La Land mi è venuto in mente, chissà perché, Italo Calvino e la sua lezione sulla leggerezza:
"Nei momenti in cui il regno dell'umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio".

La La Land è un film con le ali che ci fa volare altrove e merita plausi planetari e piogge di statuette dorate per questo.

Commenti

  1. Vedo che ha portato la sua magia anche qui ^^
    Impossibile resistervi.

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    1. eh sì, magia anche qui e non se ne va nemmeno a distanza di giorni :D

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  2. E' un film che ti mette le aaaaali! :)

    Tra sogno, incantesimo e parti musical stupende anche per chi in genere i musical non li sopporta, questo è un boy meets girl jazz nostalgico all'ennesima potenza che non si può far altro che amare incondizionatamente.

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    1. ahahahah, sì, ti rende alato questo film e l'amore per questa sua capacità è enorme <3

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  3. Non sapevo che il regista fosse lo stesso di Whiplash! Ora si spiegano tante cose!
    Comunque concordo pienamente con te, non avevo enormi aspettative, perché ho preferito autoridimensionarle visto il grande clamore che gira... E mi sono pienamente ricreduta! Aggiungo solo che, a mio parere, questo film non sarebbe assolutamente lo stesso senza questa coppia di autori straordinari.
    E datemi tutti i vestiti di Emma Stoneeeeeeee!!! ^^

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    1. Sì, un trentenne con giusto un filino di talento!
      E sì, i vestiti di Emma così colorati e svolazzanti mentre balla sono una bellezza, come lei, come lui, come tutto!

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  4. Margherita io l'ho visto sabato e me ne sono innamorata! Odio i musicol e quando è iniziato mi sono detta "Se è tutto così mi alzo e me ne vado". E invece no. Invece mi ha coinvolta emotivamente, anche io avevo voglia di mettermi a ballare seguendo i loro passi. Ho amato i colori, la fotografia, la musica e loro due così intensi e ironici! Mi sono alzata da quella poltrona con le lacrime agli occhi...in fondo la felicità ha un prezzo!!!
    Una cosa ho notato...l'asenza di un tempo definito. Mi sentivo sospesa., non riuscivo a decidere, ma simo negli anni 60 o nel 2017?
    Insomma, domani lo vado a rivedere. Ecco!

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    1. Ciao Irene :D
      È vero, è sospeso in una dimensione tutta sua e questa cosa lo rende ancora più simile ad un sogno!
      Buona seconda visione, fai benissimo a rivivertelo <3 (io ho ancora in circolo residui di magia di quando l'ho visto, ma se dovessero esaurirsi completamente mi precipito anch'io di nuovo in sala!)

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