I Love Books: 48. Notre-Dame de Paris



Ci sono chiese dalla facciata essenziale, campestre, dimessa; ce ne sono altre dall'aspetto più cittadino ed elegante, e poi ci sono cattedrali di imponenza fastosa e struggente, da manuale di Storia dell'arte, che quasi atterriscono chi le guarda.

Ecco, Notre-Dame de Paris di Victor Hugo è quest'ultimo tipo di meraviglia, una cattedrale immensa, un libro-mondo a più livelli, a più stili, ricco, sovrabbondante, maestoso, studiato nei dettagli e da prospettive diverse, lavorato, cesellato, sublimato fino a renderlo qualcosa di sacro, di solenne.
Notre-Dame de Paris è il Romanzo in tutta la sua possente, magnifica, nobile espressione; pura delizia per il lettore, un tipo di piacere letterario squisito, appagante, corposo. Non una lettura qualunque, ma un'avventura parigina vibrante, passionale, fervidissima.

Devo ammettere che l'inizio della relazione (perché tale per intensità e trasporto è stata!) fra me e il libro non è stato fra i migliori: Hugo ama divagare, è spesso prolisso, lento e iperdescrittivo, con una lieve tendenza ad andare fuori tema e fuori dal cuore della vicenda per perdersi in considerazioni sui più svariati campi del sapere.
Eppure, superato il primo centinaio di pagine all'incirca, quello più a rischio di perplessità, il romanzo viene fuori in tutta la sua generosa bellezza e si fa respirare a pieni polmoni, si fa mordere avidamente, si dà pienamente al lettore e non smette mai di conquistare.

Se l'avessi abbandonato per mancanza di pazienza, mi sarei persa un autentico tesoro, una seduzione totalizzante, perciò vi consiglio di non farvi impigrire dalla logorrea di Hugo, dai lunghi capitoli sull'urbanistica di Parigi nel Medioevo o sulle complesse vicende architettoniche della cattedrale di Notre-Dame, di non sbuffare ai latinismi continui e alle considerazioni accademiche in stile Umberto Eco del sapiente Victor, perché vi lascereste sfuggire delle ore di meraviglia e di benessere bibliofilo puro.

E se pensate, come facevo stupidamente io, di aver già letto Notre-dame de Paris, pur non avendolo mai fatto, perché la sua fama iconica e commercializzata, i musical e i film Disney, hanno già detto tutto e svelato l'intimo della storia narrata, se credete di conoscere già Quasimodo, Esmeralda, Claude Frollo, vi sbagliate, perché quello che si sprigiona dal libro è una sorpresa, un mondo umano e sovraumano che solo leggendo e sfogliando le pagine, riuscirà ad entrarvi dentro e a palpitare davvero.

Non basta ammirare la facciata di Notre-Dame per coglierne la monumentale bellezza: bisogna entrarci dentro, salirci sopra, scoprirne i segreti, esplorarne l'anima.

Victor Hugo sarà lieto di farvi da guida!




Commenti

  1. E' un romanzo che devo leggere da tanto e chissà perché ho sempre rimandato la sua lettura, anche se l'edizione in due volumi di mia madre è sempre sul mio comodino. In tema, ho però adorato il musical di Riccardo Cocciante.

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    1. il musical di Cocciante non l'ho visto, ma posso dirti che il romanzo si farà adorare altrettanto, se non di più! Buona lettura ;)

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