I Love Books: 51. La trama del matrimonio




Jeffrey Eugenides è uno di quegli autori contemporanei che considero già classici, maestri assoluti dell'arte di scrivere e creatori di storie umanamente miracolose, coinvolgenti all'inverosimile, a rilascio prolungato.
Qualsiasi sogno personale di scrittura diventa insulsa velleità grafomane e si scoraggia di fronte alla forza creativa e stilistica di questo maestro.

Middlesex è un romanzo che mi ha fatto innamorare di sè e a distanza di anni ne sento ancora il riverbero emotivo e il fascino malinconico. Inutile dire che anche Le vergini suicide è stato un micidiale colpo di fulmine e al cuore per me, un tipo di libro dal carisma personalissimo e indimenticabile.

La trama del matrimonio mi ha risucchiato completamente nelle sue fila, l'ho letto tutto d'un fiato, con un trasporto diverso da quello dei due precedenti romanzi, forse con meno struggimento, ma con un piacere vorace.
La percezione netta del talento di Eugenides l'ho avuta di nuovo e stavolta si è manifestata in mezzo alla semplicità di una trama quasi elementare.

La tradizionale storia d'amore a tre, lui che ama lei che ama un altro, nella sua facile e usurata schematizzazione potrebbe sembrare un plot da quattro soldi, una regressione di Eugenides nel terreno del comodo letterario.
Basta leggere le prime pagine per rendersi conto che non è così.
Dentro La trama del matrimonio non ci sono solo Madeleine, Leonard e Mitchell nel loro circolare amarsi e non amarsi, ma c'è Jane Austen e Roland Barthes, il romanzo vittoriano e lo strutturalismo, c'è tanta letteratura, fiumi di cultura che hanno formato o deformato i tre giovani protagonisti, erodendo o levigando parti della loro persona in divenire. C'è la costruzione di sè attraverso i libri e ho trovato questo aspetto di un fascino pazzesco, un inno al lettore come creatore del proprio pensiero e ai libri come potenti compagni di vita.

Ho amato da morire l'umanesimo di questo romanzo, il suo continuo citare libri e autori, l'aura colta e raffinata di cui è ammantato; ho adorato il fatto che Madeleine fosse un'appassionata della Austen, di George Eliot ed Henry James e di tutta quella letteratura vittoriana che amo anch'io, mi sono sentita molto vicina a lei per formazione e passioni e mi è venuta una gran voglia di leggere Frammenti di un discorso amoroso di Barthes e di provare a decostruire l'amore come fa lui, come fa lei, come fa il romanzo di Eugenides.

Leonard con le sua depressione e i suoi sofisticati tormenti e Mitchell con il suo pseudomisticismo e i suoi viaggi spirituali per il mondo, sono due personaggi definiti in modo non scontato e non prevedibile, la verosimile controparte maschile di una figura femminile credibile e confortante come quella di Madeleine.
Il loro è un triangolo dal perimetro tradizionale, ma dall'area originale.

Se amate le trame del romanzo classico alla Jane Austen, ma anche le complicazioni teoriche di un'analisi strutturalista moderna, se avreste sempre voluto arricchire l'ingenuità retrò di quei romanzi con le complessità esistenziali dei giovani degli anni '80, questo romanzo fa per voi.
Se poi, come Madeleine e come me, siete stati studenti di Lettere e avete seguito un corso di semiotica sentendovi spiazzati ma anche fieri membri di un'elite critico-letteraria, allora La trama del matrimonio è la vostra trama ideale.

Commenti

  1. Aspettavo di leggere qualche opinione in merito all'ultimo romanzo di Eugenides, Le vergini suicide e Middlesex mi erano piaciuti tantissimo. Mi pare di capire che posso andare sul sicuro.

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    1. poison, molti lo considerano inferiore ai primi due, ma per quel che mi riguarda è stata una lettura molto bella, che mi sento di consigliare tranquillamente!

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  2. lo sto leggendo in inglese: ho scovato una copia a 4 dollari di The Marriage Plot in un negozietto dell'usato a Staten Island :-) Vado piano, ma mi sta piacendo molto!

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    1. ma che brava Elisa! Hai la mia più grande ammirazione, leggerlo in lingua originale sarà ancora più soddisfacente immagino :D

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  3. L'ho letto e mi è piaciuto, ma rispetto ai livelli dei primi due è tutta un altra cosa.

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    1. Barbara non sei la prima che lo considera in qualche modo inferiore ai primi due, su anobii ha tre stelle e mezzo che secondo me sono davvero pochine! I primi due sono meravigliosi, non c'è dubbio, ma io a questo gli ho voluto bene assai ;)

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  4. Mea culpa, questo scrittore mi manca. Ho "Le vergini suicide" che mi attende da un pò mentre Middlesex non mi ispira chissà quanto. Vorrei leggere anche il libro di cui hai parlato tu ma mi sembra di capire che sia meglio tenerlo per dopo, forse è il caso di partire dai suoi successi per apprezzarlo meglio!

    ps: domanda off-topic. Tu sei su Anobii? Io sono su GR e non so se valga la pena fare la doppia iscrizione...

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    1. Non sai cosa ti perdi! Middlesex te lo consiglio anche di più de Le vergini suicide, è davvero un ottimo romanzo contemporaneo, un must, e anche La trama del matrimonio secondo me merita moltissimo!

      Sì, sono su Anobii, anche se non lo uso in modo interattivo e social ma solo come scaffale virtuale su cui poggiare le mie letture. E' un po' la mia moleskine book journal in formato digitale, e poi lo trovo utile per le recensioni dei libri (che comunque si possono consultare anche se non si è iscritti ad anobii!).
      Se lo fai ti aggiungo subito :D

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    2. :)

      In effetti il tuo mio mi sembra l'uso migliore che ne se possa fare. Io aggiungerò solo i libri recensiti sul blog altrimenti rischio un parto gemellare prima di terminare!

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