I Love Books: 54. 1Q84 (libro 1 e 2)
Io e Murakami Haruki (di cui ho parlato sempre con lo stesso incanto qui, qui, qui, qui e qui) abbiamo avuto il nostro primo e inaspettato litigio per colpa di 1Q84; nulla di troppo violento e irreparabile, ma di certo una notevole delusione per me inguaribile murakamiana.
Per la prima volta le stupefacenti doti ipnotiche di Murakami, la sua capacità divina di rendere spontaneamente magico il reale e reale la magia, di fornire evasione surreale in contesti credibilissimi e ovattati, sono venute a mancare e hanno avuto a che fare più con la banalità e la non credibilità che con la solita benefica incredibilità.
I difetti principali di 1Q84 mi sono sembrati soprattutto due: la prolissità e lo stile infantile.
I romanzi di Murakami non sono quasi mai brevi e rapidi, hanno spesso corpi voluminosi e una rituale lentezza nipponica, eppure non hanno nemmeno una pagina noiosa o pigra, tutto è ammantato di delicatezza e sogno e le pagine, anche le più minuziosamente descrittive, volano via spinte da un venticello perfetto di immedesimazione e curiosità.
Nel caso di 1Q84 invece, le più di 700 pagine sono un brodo allungato che di pagine ne poteva avere 300 al massimo, sono ripetitive, involute, ferme sempre sulle stesse situazioni.
Murakami ha tirato fin quasi alla rottura l'elasticità del plot, dilatandolo, diluendolo e togliendogli corpo e sapore; l'alternarsi ritmico dei capitoli su Aomame e di quelli su Tengo non serve ad accelerare l'andazzo imbranato e male ispirato del romanzo.
Riguardo allo stile, non so se è un problema di traduzione (anche se di solito Giorgio Amitrano è un maestro), ma mi è sembrato estremamente semplice e didascalico, dai toni infantili, con frasi brevi bloccate dai punti e nemmeno un po' di bella prosa ricca e ariosa.
Non che Murakami sia un letterato amante dei preziosismi, è più che altro un geniale narratore, ma di solito le sue parole dai toni perlacei incantano, sono intrecciate in pensieri semplici ma vibranti.
In 1Q84 la vibrazione emotiva non è arrivata e ho avuto per quasi tutta la durata della lettura la sensazione di avere a che fare con una favoletta sciocca dai dialoghi stupidi e ingenui, con un libro da spiaggia.
Ed è strano perchè per me Murakami non è uno scrittore da collocare nella superficialità estiva.
A queste due pecche aggiungerei anche l'abuso di scene di sesso come mero riempitivo.
Non so se Murakami fosse in astinenza durante la stesura del libro, ma ha infarcito le pagine di siparietti porno soft e di una lussuria (nemmeno troppo) latente e a tratti ridicola.
Qualche erezione c'è sempre nell'intimità dei suoi romanzi, ma qui è una situazione costante, imbarazzante.
1Q84 è forse il romanzo più ambizioso di Murakami, è quasi una saga e la divisione in 3 libri "rateizzati" amplifica questa sensazione, ma nella sua temeraria megalomania è, per quel che mi riguarda, il suo lavoro meno riuscito e meno profondo.
Si legge facilmente tutto e tutto d'un fiato, ma non lascia molte tracce interiori.
Aspetterò che il libro 3 esca in edizione economica prima di leggerlo, voglio proprio sapere come va a finire, ma sicuramente non fremerò nell'attesa e mi dispiace perché per Murakami ho sempre perso la testa e mai la voglia .
Ma quanto mi piace leggerti! A prescindere da quale libro-film si stia parlando (e questo dovevo dirtelo perché lo penso puntualmente, ogni volta che arrivo alla terza, massimo quarta, riga di un tuo articolo...e quindi, niente, così è).
RispondiEliminaTorniamo al tema però: Murakami.
Io non so se abbiamo avuto modo di parlarne io e te ma di lui ho letto solo "Dance, dance, dance" e no, non mi ha preso; mi piace l'uso che fa della parola, mi piace la costruzione dei dialoghi ma proprio non riesco ad entrarci in sintonia. Credo che non mi piaccia proprio quello che lo rende così "popolare": i personaggi per metà fantastici. Però, se volessi dargli un'altra possibilità, non credo che inizierei da questa trilogia. A pelle ci vedo un po' di abbaglio commerciale. Non so perché, magari sbaglio, magari no.
E, visto che ci siamo, consigliami tu il "libro della seconda possibilità"! Ho letto le altre tue recensioni ma sono tutte positive, come faccio a scegliere? :)
ma grazie :D Sai già quanto piaccia a me leggere il tuo blog e non starò qui a ribadirlo perché sembrerei una di quelle fan stalker ;)
EliminaSì, in un commento mi avevi accennato al poco interesse/feeling per Murakami, era uno dei pochi momenti di gusti letterari divergenti tra di noi!
Visto che non ami tanto proprio il suo realismo magico e il suo ricorrente elemento fantastico, il libro perfetto per te credo sia Norwegian Wood.Tokio Blues, l'unico ad essere realistico al 100% (tanto che a suo tempo i murakamiani più integralisti lo rinnegarono perché tanto diverso dal solito Murakami surreale e onirico!). Io lo considero uno dei libri più belli e intimi che abbia mai letto...Provalo!
Decisamente lascia perdere la trologia di 1Q84, per lo meno i primi due libri (il 3 devo ancora leggerlo) perché io l'ho trovata un grosso scivolone da parte del maestro nipponico; evitabilissimo!
L'ho letto pure io da poco (è la prima cosa dell'autore che leggo) e, a differenza di te, mi sta piacendo molto. Molte parti, è vero, vanno avanti parlando del nulla, ma la scrittura la trovo davvero ipnotica e bella.
RispondiEliminaIo aspetto con ansia di leggere il volume 3
probabilmente leggendolo come primo approccio all'autore può piacere di più. Io avevo aspettative alte e pregiudizi positivi che mi hanno reso più forte la delusione!
EliminaNon dico che è brutto, le 700 pagine si leggono facilmente, ma rispetto ad altri romanzi di Murakami è un'altra cosa...
Questo è uno dei prossimi libri che vorrei leggere, l'autore mi piace e questo libro mi sembrava piuttosto promettente poi ho letto questo post e il piccolo dubbio che avevo si è ingrandito ... forse tenterò ugualmente!
RispondiEliminaComplimenti per il blog!
Passa da me se ti va
http://lovedlens.blogspot.it
ciao Monica, benvenuta!
EliminaProva ugualmente, magari l'impressione deludente è solo mia. In fondo non è un brutto libro e si legge senza problemi anche con questo caldo micidiale, però, però...
Passo subito a trovarti :)
In molti non l'hanno apprezzato. Per me, sebbene non sia il suo romanzo che amo di più, è stata una prova notevole da parte dello scrittore e la prolissità forse è determinata da una sua volontà di sondare il mondo di Aomame e Tengo in tutte le sue sfumature... sono curiosa di sapere cosa ne penserai dell'ultima parte!
RispondiEliminaSai che non so nemmeno se leggerla la seconda parte? Mi ero riproprosta di farlo, ma adesso che è passato qualche mese dall'aver finito la prima parte, mi rendo conto he non sento il bisogno di proseguire :)
EliminaNon ci posso credere, qualcuno che la pensa come me su questo libro! Anche io amo Murakami, al punto che arrivata a metà di questo libro, mi è sembrato lecito domandarmi se davvero l'avesse scritto lui: noioso, ridondante e ripetitivo. Solo così posso descrivere questo 1Q84, che ho dovuto abbandonare prima della fine tanto mi ha fatto innervosire. Eppure, parlando con altri 'murakamiani', mi sono sentita dire che, no, questo è uno dei suoi più belli, e se non l'avevo apprezzato avevo qualche problema... mah!
RispondiEliminaAh, come sono contenta di questo commento: finalmente una murakamiana come me che non ha riconosciuto il suo maestro tra le pagine noiose e banali di 1Q84!
EliminaForse chi ha amato questo romanzo non ha letto capolavori come Norvegian Wood o Kafka sulla spiaggia o Dance dance dance o La fine del mondo e il paese delle meraviglie, tanto per citarne qualcuno; se lo avesse fatto non avrebbe potuto non accorgersi dell'abbassamento di qualità e originalità in 1Q84!
Grazie di esserti aggiunta ai miei followers :D