Se ci sono tante persone che ti seguono il merito è tuo, e della tua capacità di attrarle. Io dò sempre una sbirciatina al tuo blog... non commento molto (anche per non essere pedante) ma seguo con piacere quello che scrivi. Complimenti. E continua così! Sauro/kelvin
L'amore è potente, non c'è scampo. Se è amore giovane, quello acerbo e totalizzante dei diciassette anni, è più che potente, è la vita stessa che prende forma e impatta, è il debutto all'esserci, al sentirsi e al sentire. Prima di provare un amore giovane nessuno è davvero vissuto. L'amore di Elio e Oliver è un detonazione di vita, un concentrato di sconsideratezza ormonale, squilibrio psicofisico, overdose di sensi e di baci, abbandono all'estasi senza il triste contegno di chi sa che non potrà durare. Una cosa che pulsa e palpita forte. Il loro è un carpe diem di estiva pienezza, un darsi e dare senza pensare a ciò che si perderà, a ciò che ne uscirà rotto. C'è qualcosa di violento e sensuale nel loro inesorabile catturarsi, c'è il nuovo che aspetta di essere inaugurato e c'è il già noto che ha bisogno di essere rinnovato. C'è l'età della fragilità e della libertà totale di essere fragili e c'è l'età un po' più consa...
Questo film è una megafesta di fine stagione cinematografica, un addio all'inverno filmico, con tanto di botti pirotecnici in notturna, che non ci si può perdere per nulla al mondo se si ama almeno un po' il cinema, soprattutto quello più sfarzoso e spettacolare. Ogni forma di intimismo e minimalismo è bandita vecchi miei! Se pensate che l'organizzatore di questo party retrò-chic è Baz Luhrmann , capirete già prima di avervi preso parte, che si tratta di una giostra vorticosa, glitterata, eccessiva, affetta da gigantismo estetico e da un decadentismo struggente. Personalmente avevo un po' timore di questo aspetto, il chiasso ai limiti del lisergico del folle Baz mi mette sempre un po' a disagio; sia in Romeo+Giulietta di William Shakespeare che in Moulin Rouge! i miei occhi erano stanchi di tutte quelle giravolte cromatiche e pregavano per avere un po' di sano e composto bon ton. Questa volta però mi sono divertita, soprattutto da un punto di vista...
Non poteva iniziare meglio la mia stagione cinematografica del 2014: da tempo non avevo una seduta di cinema così divertente e liberatoria. Il bello di American Hustle (di David O. Russel , 2013), la sua forza travolgente è il suo non essere affatto un film raffinato e distinto, contenuto ed essenziale (un po' come era Argo con cui ha in comune solo l'epoca e il topos della truffa), ma il suo essere eccessivo, tamarro, posticcio come il riporto/parrucchino di Irving / Christian Bale , come i ricciolini di Richie Di Maso / Bradley Cooper , come gli imbrogli messi in atto dalla folle coppia di protagonisti. I film di Russel hanno sempre questa patina consapevolmente volgare, questa totale mancanza di signorilità a favore di un trionfo di mosse sguaiate, scene madri chiassose ed esagerate e grossolanità generale; in American Hustle la cifra stilistica pacchiana è potenziata più che mai ed è garanzia di intrattenimento. La ricostruzione degli anni '70 è curata fino...
Sono tornata da poco da Parigi e mi porto ancora addosso quell'innata aura retrò della città, quel sentore delizioso di belle époque che rende il ritorno al panorama di provincia estremamente malinconico e stridente, volgarmente contemporaneo. Una commedia come Tutti pazzi per Rose ( Populaire , di Régis Roinsard , Francia, 2012) era quello che mi ci voleva per ritrovare parte di quel classico stereotipo francese che tanto stereotipo non è, quel romanticismo stucchevole ed estremamente gradevole agli occhi come un macaron rosa fucsia. La cosa che mi è piaciuta in questa commediola fresca e sbarazzina è il suo essere un modello perfetto di commedia anni '50-'60: non recupera il passato in chiave moderna, ma è una vera e propria opera filmica di quegli anni, ha ritmo, dialoghi, situazioni, ingenuità tipiche dei film-fiaba hollywoodiani con Audrey Hepburn. Il 2013, eccezion fatta per una scena di sesso completamente e modernamente fuori luogo, sembra un futuro lontano...
(Non c'entra niente con il post che sto per scrivere, ma non posso non esprimere la mia felicità per il Golden Globe a La grande bellezza . Vedere Sorrentino stringere in mano quel globo dorato e solitamente irragiungibile per il nostro Cinema, mi ha riempita di orgoglio e autostima patriottica!). Ma veniamo al secondo capitolo de Lo Hobbit . Tradizione vuole che io vada a vedere questa saga sempre in periodo post-natalizio e pre-depressione da fine delle festività; l'atmosfera piacevole di quei giorni, con la loro essenza di inverno, di tepore da sala cinematografica pomeridiana, di sospensione temporanea della routine quotidianità a favore di una sorta di magia buonista, mi rende più incline al fantasy, genere che come ormai avrete capito non frequento abitualmente per via di una tendenza mostruosa e astrologica alla razionalità. Con Lo Hobbit l'accettazione del fantastico e dell'effettone speciale prodigioso, mi viene spontanea e mi lascio andare beatamente ...
Intellettualismo molto chic che a volte sembra sterile snobismo, a volte geniale brillantezza e sorprendente preparazione culturale, a volte tribuna politica radicale, a volte pura posa anticonformista. Mary McCarthy ancora una volta mi è parsa così: affascinante intellettuale e fredda calcolatrice, teorica dell'indipendenza femminile e della liberazione psicofisica dai dettami morali della sua epoca e snob senza ritegno, creatura sofisticata bravissima nella scrittura ma a tratti vanitosa, sprezzante, perfino spietata. Me ne ero accorta leggendo Il gruppo , e con Gli uomini della sua vita questa sensazione ambivalente si è riconfermata, facendomi oscillare tra la totale venerazione verso questa scrittrice dai tratti rivoluzionari e il fastidio verso i suoi modi alteri, tra l'empatia e l'antipatia. Alcuni racconti de Gli uomini della sua vita li ho trovati grandiosi, miracolosamente attuali (i miei preferiti sono L'uomo con la camicia Brooks Brothers , R...
E' davvero un bel traguardo.Complimenti ! :)
RispondiEliminagrazie davvero :D
RispondiEliminaBrava Margherita!
RispondiEliminaComplimenti!
orgoglioso di essere fra i 100....prossima soglia 300!!!
RispondiEliminaComplimenti!!!
RispondiEliminaciao a presto
Matteo
Grazie a te che ci tieni compagnia con i tuoi post!!!
RispondiEliminaSono il 101 ... credo :)
RispondiEliminaYeeee! :)
RispondiEliminaGrazieeee Mr.Ford, Cirano, Matteo, Chiara, Barbara e PopAle-Il 101°:D!
RispondiEliminaUn bacio ad ognuno di voi!
Se ci sono tante persone che ti seguono il merito è tuo, e della tua capacità di attrarle. Io dò sempre una sbirciatina al tuo blog... non commento molto (anche per non essere pedante) ma seguo con piacere quello che scrivi.
RispondiEliminaComplimenti. E continua così!
Sauro/kelvin
Grazie Sauro, sei molto gentile!
RispondiEliminaI tuoi commenti sono sempre molto graditi (e mai pedanti!), mi fanno piacere!
vedrai che da 100 raddoppiano e nemmeno te ne accorgerai! augurissimi e continua così :)
RispondiEliminagrazie di cuore :D
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