La Donna della Domenica: 4. Natalie Portman

Un'altra attrice, una musa, una grande professionista, una donna di gran classe: in questo nuovo appuntamento domenicale sulle donne, protagonista è Natalie Portman, una delle attrici più in voga e richieste del momento, un'interprete dotata, oltre che di straordinaria bellezza, di innato talento.
Quando esce un film che la vede protagonista o co-protagonista sento assolutamente l'esigenza di vederlo perché mi piace proprio l'atto stesso di vederla in scena, studiarne il volto, le espressioni che da soli bastano a dare un'aura superiore e sofisticata al film in questione.
Non c'è film in cui l'abbia amata di più se non in Closer (di Mike Nichols, 2004, uno dei miei film preferiti di sempre, un incontro/scontro a quattro di amori, passioni, gelosie in salsa teatrale!), che le ha fatto vincere il Golden Globe come miglior attrice non protagonista.
Come dimenticare quella piccola perla di seduzione erotica e cinematografica che è la scena del night club, dove con una parrucca rosa e un look super sexy per quel corpo minuto e perfetto nelle proporzioni, balla e seduce, ammalia e conturba chi la guarda?


Di tutt'altra natura e in tutt'altre vesti, l'ho trovata formidabile e indimenticabile in un altro film eccellente e arcinoto, V per Vendetta (di James McTeigue, 2005), pellicola che ha infiammato ed esaltato milioni di persone diventando un vero e proprio cult, un'opera inprescindibile, epica e profonda, da vedere e rivedere.
Natalie interpretava la "spalla" del mascherato protagonista e con la sua testa rasata dalla forma quasi scolpita lottava, urlava, piangeva, facendo emozionare e infervorare gli animi di chi come me la guardava commosso.
Spettacolare, coraggiosa, sanguigna, una vera attrice-combattente.


Mi ha fatto ancora una volta vibrare ed emozionare ne L'ultimo inquisitore- Goya's Ghosts (di Milos Forman, 2006), dove interpreta a fianco di un cinico e bravissimo Javier Bardem, una straziante e straziata presunta eretica, perseguitata, abusata, devastata dal male e dal dolore dell'ingiustizia. La sua bellezza sfiorita e il suo destino tragico vengono portati in scena in modo dolorosamente credibile da Natalie, il cui sguardo ferisce e addolora davvero.


Un respiro di sollievo e una ventata di freschezza Natalie l'ha regalata con il variopinto e ludico Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie (di Zach Elm, 2007), un film meno osannato e noto ma davvero delizioso, una piccola storia di balocchi, magia, vita, dove Natalie interpreta l'assistente di un matto e magico Dustin Hoffmann-Mr.Magorium. Un film sognante e incantato in cui il sorriso perfetto e il viso delicato di Natalie, incorniciato da un taglio di capelli sbarazzino, riesce a trasmettere serenità, semplicità, giovanile entusiasmo e voglia di prendersi poco sul serio e di scherzare. Un ruolo diverso dal solito, leggero e piacevole come una piuma, che dimostra la capacità di trasformismo e versatilità della nostra amata, sorprendente attrice.


Non posso non citare Un bacio romantico- My Blueberry Nights (di Wong Kar-Wai, 2007), il film "americano" del regista cinese, una storia malinconica e dolce come una torta di mirtilli, romantica e on the road, in cui Natalie ha un ruolo minore ma efficace come al solito, una donna un po' sregolata e volgaruccia che la protagonista (Norah Jones) incontra in viaggio, una giocatrice d'azzardo audace ed esteticamente "aggressiva". Natalie, talentuosa com'è, è capace di fare anche questo e di mettere da parte la sua discrezione e il suo bon ton innato per giocare con i ruoli e le personalità cinematografiche più estreme.


L'ho preferita alla pur brava Scarlett Johansonn in L'altra donna del re (di Justin Chadwick, 2008), film in costume sulla storia delle sorelle Bolena e del loro rapporto con il re d'Inghilterra Enrico VIII.
Natalie è un' Anna Bolena d'eccezione e interpreta magistralmente la parte più tormentata e tragica di questa sorta di triangolo sentimental-politico, è la vera eroina e la donna più coraggiosa di questo duo di sorelle messe l'una contro l'altra da un re capriccioso ed egoista.


Di recente ho avuto conferma della sua sensibilità e capacità di entrare ed empatizzare miracolosamente con la parte in Brothers (di Jim Sheridan, 2009), un film bellissimo e commovente in cui Natalie, madre e moglie, si trova contesa da due fratelli, tra fantasmi di guerra, colpe segrete e dolori da elaborare. Ancora una volta è superba nel ruolo delicato che riveste e nella situazione confusa e dolorosa in cui la protagonista si trova, una Signora-attrice che mi stupisce sempre e mi stordisce di sensazioni.


Adesso aspetto con ansia di vederla ne Il cigno nero (di Darren Aronofsky, 2010; credo che in Italia esca il 18 febbraio), film molto discusso e atteso che ha fruttato di recente un Golden Globe a Natalie com miglior attrice in un film drammatico.
Credo che vederla nelle vesti di una ballerina del New York City Ballet tormentata e psicologicamente instabile sarà un'esperienza molto forte e complessa che non mi/ci lascerà indifferenti!


(*Avrei potuto citare tanti altri film che la vedono portagonista ,da Léon agli innumerevoli Star Wars ma mi sono limitata ai film che personalmente ho amato di più e che vorrei consigliare a tutti!)

Commenti

  1. assolutamente anche mia musa personale!
    dopo averla vista in closer pensavo che non potesse fare di meglio, che nessuno potesse fare di meglio, ma poi è arrivato il cigno nero...

    è la numero uno!

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  2. concordo! Il cigno nero devo ancora vederlo ma già da quel poco che si vede nel trailer lei sembra recitare da paura!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il cigno nero è stupendo. ma credo che l'apice della Portman sia Closer, oppure Hotel Chevalier.
      Closer, comunque, è un film che crea fortissima dipendenza.

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