Il mio parere su Melancholia


Il volto in ralenti pallido, ingrigito, depresso di Kirsten Dunst ad apertura di film, così iconico e inquietante, così solenne e struggente, è entrato prepotentemente a far parte del mio personale repertorio di fermo immagine dalla potenza indimenticabile, ha superato perfino il volto conturbante e malinconico della stessa Dunst ne Il giardino delle vergini suicide che tanto mi aveva scosso e impressionato.
Credo che in questo film l'attrice abbia raggiunto punte estreme di presenza scenica e forza visiva ed abbia reso in modo spaventosamente reale e credibile il concetto di malinconia, di depressione, di disgusto per la fragilità dell'esistenza, di rassegnazione. Ho pianto guardando il dolore di quel viso e ho pensato tutto il tempo guardando il film: "Che mostruosa meraviglia".
Si, perché Melancholia, non è un film in senso stretto, ma un mostro meraviglioso, uno spietato dipinto di abisso e morte, una poesia straziante sulla piccolezza della nostra vita, e riesce a scuotere, immalinconire in un modo che un semplice film da solo non riuscirebbe a fare, ha una forza tremenda che esula dal cinematografico e si colloca nel metafisico e Lars Von Trier non è un regista ma un profeta, un violentatore dell'anima, un poeta tormentato che crea bellezze e mostruosità indicibili.
Il pianeta Melancholia (nome dolce e bastardo al tempo stesso) sta impattando sulla terra arrecando la morte e la distruzione totale e definitiva e non c'è scampo per nessuno. Justine (Kirsten Dunst) lo sa bene, lo sente, e si chiude in un guscio di apatia, di autentica depressione, di male di vivere che le fa provare disgusto per tutto ciò che alimenta la vita o meglio l'illusione della vita, dal cibo ai rapporti umani, dall'acqua al movimento. Stupenda e poetica nel suo ingombrante vestito da sposa bianco, tenta di fingere la vita, di farne un'imitazione ma non ci riesce: sprofonda sempre di più nel baratro dolceamaro della melancolia, in cui non c'è più nulla da fare e da provare, e ciò è orrendo e consolante al tempo stesso.
La sorella di lei, Claire (Charlotte Gainsbourg, sempre delicata e visivamente fortissima), reagisce in modo opposto, in modo vitale e fremente, ha paura, piange, trema, annaspa nella pienezza della vita fino all'ultimo mentre la sorella è già distaccata e svuotata di vita. Si prova così tanta pena per lei, per il genere umano tutto, per se stessi, da star fisicamente male, da piangere.
L'impatto finale è tremendo e aggraziato insieme, richiama i disaster movie apocalittici ma non ne ha la volgarità computerizzata e posticcia: è uno scoppio ovattato e luminoso seguito dal buio assoluto ed è pura poesia della visione.
Accompagnato da una colonna sonora classica e melanconica in crescendo (tratta dal Tristano e Isotta di Wagner, dopo il meraviglioso Lascia ch'io pianga di Handel usato in Antichrist), Melancholia è un film difficile e doloroso che si insinua dentro chi guarda toccando tasti dolenti e paure ataviche, è un'opera bellissima e profonda, di intensità rara, di fronte a cui si possono spalancare gli occhi con sconcerto o chiuderli con solenne rassegnazione.

Commenti

  1. Dopo quell'abominio di Antichrist penso che potrei scatenare una vera e propria tempesta di bottigliate su questo.
    Dunque, fosse anche solo per quelle, lo vedrò.

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  2. credo proprio che su questo non "bottiglierai" più di tanto! Antichrist era un pasticcio orrendo e volgare e questo film non ha nulla a che fare con il precedente!Guardalo e poi fammi/facci sapere Ford

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  3. mi piace questo post!
    non solo perché condivido quanto dici, ma perché dalle tue parole si sente che ti ha colpita, come ha colpito me e come melancholia colpisce la terra :)

    volevo postarlo anch'io oggi, ma poi ho avuto dei contrattempi, quindi arriverà prossimamente...

    come immagini del mio immaginario personale, questa kirsten sofferente si va a piazzare per me fianco a fianco di quella nelle vergini suicide. non so quale delle due sia più bella, quale più melanconica, di certo è sempre più la mia attrice cult

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  4. Grazie Marco! Si, il film mi ha colpito tanto e Kirsten Dunst mi ha stregato e ucciso più del solito.
    Aspetto di leggere il tuo post :)

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  5. Lo voglio vedere anche se ogni volta esco dalla sala dopo un suo film ... malconcio :)

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  6. l'ho visto ieri, è stupendo, sono pienamente d'accordo sulla Dunst, che qui finalmente ritrova l'espressività delle vergini suicide (per me in pratica è come se avesse girato solo due film...)

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  7. è vero, la Dunst è al suo apice attoriale in questo film, è tremendamente espressiva e guardarla lascia, come dice pOpale, parecchio "malconci"!

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  8. Ho visto da poco "Il giardino delle vergini suicide", dove c'è anche lei! E ora ho voglia di vedere questo film! :)

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  9. Greta, se l'hai amata ne Il giardino delle vergini suicide la troverai stupenda pure in questo film! Se poi vuoi vederla in versione più spensierata ti consiglio di vedere Elizabethtown, un film molto molto bello!Ciao :)

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  10. Purtroppo non mi ha toccato minimamente e questo ultimamente sta succedendo con molti film che attendo spasmodicamente. Forse è proprio l'attesa a uccidere - come insegna lo stesso Melancholia!

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  11. E' da qualche settimana che ti seguo con interesse, che spulcio nei post e che seguo gli aggiornamenti ma ora mi sono decisa a lasciarti un commento, visto la recensione stupenda.

    "Lars Von Trier non è un regista ma un profeta, un violentatore dell'anima"
    Hai centrato perfettamente quello che ho sentito. Mi sentivo violata internamente dopo quel film. Mi ha colpita in un modo che solo poche cose sanno fare. La colonna sonora rappresenta perfettamente il sentimento che ho verso questo film. Da una parte mi sconvolge ma dall'altra lo rivedrei un milione di volte. Mi piace ma mi ha terrorizzato al tempo stesso. Un'esperienza incredibile che non ho mai provato al cinema.
    Comunque ancora complimenti per il post, hai espresso a parole quello che io ho sentito nel vederlo. E complimenti anche per il blog interessante, con argomenti svariati e post piacevoli e acuti.
    Silvia

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  12. Grazie Silvia, sei davvero molto gentile e mi fa piacere il tuo interesse verso il mio blog!

    Concordo sul fatto che il film piaccia e terrorizzi al tempo stesso e che sia qualcosa di unico dal punto di vista cinematografico. Lars è un folle!

    Un bacio :)

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