Il mio parere su Stoker



Non riesco a trovare le parole adatte per dire quanto questo film non mi sia piaciuto, quanto l'abbia trovato snervante, egocentrico, barocco, quanto la sua sovrabbondanza di stile e artificio registico mi abbia nauseato.

Non varrebbe nemmeno la pena parlarne, ma dato che si tratta di Chan-wook Park che con quel capolavoro pulp di vendetta, passione e tragedia greca che è Oldboy mi aveva conquistata, due considerazioni voglio farle.

Di base il regista sudcoreano ha una cifra stilistica sontuosa, di quelle che con certi punti di vista e movimenti di macchina ti fulminano e ti influenzano la salivazione, ha la tendenza ad estremizzare la bellezza di ciò che inquadra fino a renderla patinata e patetica. In Oldboy questa esasperata estetizzazione c'era, ma dava al contenuto violento del film un senso di solennità tragica, di nobilissimi pathos e thanatos, rendeva il manga orientale elegante dramma classico e non toglieva nulla all'azione.

Nel caso di Stoker, suo primo film americano e in inglese, la stessa ricerca della suggestione estetica diventa eccesso grottesco, finto e onanistico; la tecnica del regista non si dissolve armonicamente nel contenuto del film, ma fa continua mostra di sè fino a diventare l'unica ingombrante cosa percepita dallo spettatore.
In parole povere, per tutta la durata di Stoker non ho fatto altro che vedere la tecnica e non sono riuscita a sospendere l'incredulità, ho visto per tutto il tempo Chan-wook Park e il suo autocompiacimento e non il film.

La storia poteva essere figa e lo è se non fosse per i continui giochetti artistici del regista: India Stoker (una bravissima Mia Wasikowska), l'adolescente introversa e disturbata che sembra Mercoledì Addams, la morte improvvisa dell'amato padre, il rapporto con una madre vanesia e altrettanto disturbata (una Nicole Kidman di plastica che assomiglia sempre di più a Lana del Rey), l'arrivo improvviso di uno zio misterioso e letale (Matthew Goode), un triangolo di follia, perversione, implosioni ed esplosioni di violenza.
Il tutto con riferimenti sofisticati al cinema di Hitchcock, richiami simbolici al Dracula di Bram Stoker, una fotografia dal cromatismo barocco e una colonna sonora minimal e disturbante targata Clint Mansell e Philip Glass.

Non so a voi, ma a me il risultato finale è parso kitsch, troppo carico e poco funzionale al coinvolgimento.
Per carità, sono tutte suggestioni visive notevoli (la zoomata sui capelli color paglia della Kidman che senza soluzione di continuità diventano fuscelli al vento è di grande impatto), ma si guardano come singole opere d'arte in esposizione, sono messe lì in mostra per tutto il tempo e sembrano stare addosso e non dentro al film. Alla lunga stancano ed è un peccato.

Chan-wook Park, ritorna in Corea!



Commenti

  1. Mm.. a me invece è piaciuto abbastanza, nonostante la trama prevedibile...

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    1. la trama prevedibile per me è stata l'unico conforto di questo film ;)

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  2. Concordo in pieno: un pippone d'autore sulla scia di Malick! ;)

    Solo un appunto: a Cannes con Oldboy Park vinse il Gran Premio della giuria, ma non la palma! ;)

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    1. è vero, un pippone!

      Ho già provveduto a cancellare la castroneria che ho scritto, ricordavo male, grazie per avermelo fatto notare! Si vede che Oldboy mi è piaciuto così tanto che gli avevo fatto vincere la Palma d'oro ;)

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  3. non toccarmi lana del rey! :)

    per il resto, anche io l'ho trovato piuttosto noioso e snervante.

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    1. Lana piace tanto pure a me, chirugia plastica precoce compresa (ma la Kidman è irriconoscibile, sembra una bambola gonfiabile!)

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  4. Concordo con te. Azzeccata la scelta degli attori, la protagonista e lo zio...inquietante ma affascinante. La trama non mi è dispiaciuta, piccola curiosità...il film è la trasposizione dell'opera del bellissimo attore, protagonista di Prison Break, dal nome che non mi ricordo come si scrive e mi secca cercare su google!!! ;)

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  5. La colonna sonora è targata Clint Mansell. Glass ha scritto solamente il pezzo suonato al piano.

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    1. eh già, vero, lo aggiungo subito!
      Il pezzo al piano di Glass per me comunque è il cuore sonoro del film, ipnotico e martellante!

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  6. A me ha deluso molto. Confezione extra-lusso e molto suggestivo nella messinscena, ma la storia è banale e pesante. Ritmo lentissimo, interminabile, finale telefonato, per nulla disturbante come ci si aspetterebbe da un regista come Park Chan-WOOK. E' un film su commissione e si vede.

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  7. "Oldboy" è il mio film preferito, quindi il mio hype per questa pellicola era alle stelle.
    Ti lascio immaginare quindi la delusione

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  8. Volevo scriverci un post per dire esattamente quello che hai scritto tu. Quindi non serve aggiungere altro!

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