Il mio parere su Don Jon



Per me Joseph Gordon-Levitt rimarrà sempre Tom, il ragazzo romantico perso d'amore per Summer/Zooey Deschanel di (500) Days of Summer, non c'è niente da fare.
Nessuno ha mai amato così in un film, nessun uomo almeno, e una cosa del genere una ragazza dalla vita lievemente e romanticamente influenzata dal cinema non la può dimenticare facilmente, nemmeno se ha 30 anni suonati.
La cornice indie-sentimentale in cui ho fissato definitivamente Joseph Gordon-Levitt ha probabilmente influenzato la mia visione di Don Jon.

Mi è piaciuto, è un film godibile (e in cui per lo più si gode!) e sfacciato, destruttura la commedia romantica e la fa incontrare con il porno dando vita ad un ibrido molto divertente e originale, però...

Però succede che quando un film e un personaggio sono piaciuti tanto e sono diventati pezzi di cuore, allora è difficile dimenticarli e calarli in altri panni, soprattutto se quei panni di bravo ragazzo romantico sono diventati quelli di un tamarro palestrato pornomane in ridicola oscillazione tra autoerotismo e confessioni in chiesa. Delle canotte per l'esattezza.

Ci sono trovate che rendono Don Jon un film assolutamente indipendente e nuovo: a parte il tema centrale della dipendenza da pornografia che credo non sia mai stato trattato al cinema (mi viene in mente Shame, ma lì la dipendenza era di un altro tipo e anche il tono), la cosa che mi ha più divertito è Scarlett Johansson, o meglio, il modo in cui viene trattata.

Che a una figa stratosferica di questo tipo (in questo film è tamarra, ma più bonazza che mai) vengano affiancati o addirittura preferiti i porno e l'onanismo, è una svolta epocale, un'assurdità esilarante, è quasi fantascienza.
A noi donne sottilemente invidiose di cotanta fortuna estetica, questa cosa fa piacere, è una segreta goduria, un dito medio mostrato alla biondissima figona.

Al brio del film aggiungerei anche la reiterata mimica facciale di Jon in preda all'estasi da autogodimento e il montaggio di questo tipo di scene, la sgangherata famiglia di Jon con il padre in fantozziana canotta e partita alla tv, la madre querula e la sorella asociale, e le confessioni-lampo in chiesa di Jon con la consueta "pena" ipocrita sotto forma di preghiere.

C'è da dire che per altri versi e soprattutto per quel che riguarda il finale prevale la classicità; il personaggio di Julianne Moore, la sua storia di vita e il suo rapporto con Jon mi sono parsi tutt'altro che originali e un po' sbrigativi.

Insomma, tra provocatoria novità e qualche scelta tradizionale, tra la mia influenza mentale di commedie romantiche indie-menticabili e l'interesse per la bravura di Joseph Gordon-Levitt in veste di regista, sceneggiatore e burino segaiolo, Don Jon mi ha sedotta, ma non mi ha fatto capitolare.

Commenti

  1. Che bello 500 giorni insieme! Anch'io faccio fatica a staccare certi attori dai loro personaggi cult... Voglio dire: Hugh Grant che fa il selvaggio cannibale in Cloud Atlas per esempio. Non esiste proprio!

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    1. ahahahah, hai ragione, Hugh Grant è un altro attore difficile da staccare dai suoi ruoli cult (nella fattispecie dall'inglesissimo imbranato e incosapevolemnete bello di Notting Hill!)

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  2. Sai che il trailer (e la recente passione per 500 giorni insieme) mi aveva invogliato molto e poi non sono riuscita a vederlo...mi toglierò lo sfizio;-)

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    1. Enrica, è uno sfizio molto carino e fa passare un'ora e mezza spensierata :)

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  3. Lavoro ancora grezzo ma molto godibile. Spero che questa sia l'inizio di una promettente sub-carriera per Levitt.
    Però qui la Johansson non era bellissimissima come in altre pellicola. Sarà che era offuscata dalla Moore.

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    1. In questo film più che bellissima infatti è bonissima! In questo ruolo di tamarra masticatrice di chewing-gum mi è piaciuta molto :)
      La Moore invece mi è parsa più vecchia e meno eterea del solito!

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  4. Dopo 500 giorni insieme, anche il trailer con Levitt mi è parso assurdo... Grazie alla tua recensione ho capito che non è assolutamente un film che mi interessa vedere. :P

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    1. In fondo è un film carino, però se hai amato come me il Joseph Gordon-Levitt di (500) giorni insieme e non riesci a staccare quell'indimenticabile ruolo dall'attore, allora puoi benissimo evitarti questa sua versione tamarra e tutt'altro che romantica ;)

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  5. Ciao Margherita! Non l'ho visto Don Jon sinceramente perchè non è uno di quei film che mi convincono a pagare un biglietto per andare al cinema...però mi incuriosisce, un po' per il personaggio che interpreta Scarlett Johansson e poi per lui, che ovviamente pure io ricordo in ben'altri panni...più un film da divano, pizza, coca-cola e commenti a ruota libera!

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    1. Bentornata Tati! Ti ho cercata per un bel po', ma il tuo blog mi risultava sempre chiuso...Vedo che sei tornata pubblica, molto bene :D
      Sì, è esattamente un film da divano e non da sala ;)

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  6. Io ho trovato che ci fossero troppe sequenze che volevano strappare a tutti i costi la risata (cosa che succedeva sistematicamente nella sala in cui l'ho visto io, piena di cafoni che parlavano ad alta voce PER TUTTO IL FILM!).
    Nel complesso la parte finale in cui Jon si "redime" è la mia preferita, soprattutto per come inizia a vedere le donne con occhi del tutto diversi grazie al personaggio di Julian Moore che, nonostante l'indiscutibile bonazza della Johansson, è l'unica vera figa del film!

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    1. sì, in effetti qualche forzatura comica c'era.
      La Moore a me è parsa meno bella del solito e più vecchia, ma credo sia l'effetto-contrasto con Scarlett che è un trionfo di carne fresca, giovane e radiosa :)

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