Il mio parere su I segreti di Osage County


La famiglia come luogo-sistema di antagonismi, tensioni, implosioni ed esplosioni emotive è un topos classico di cinema, letteratura e realtà quotidiana; solo Il Mulino bianco o la famigliola ebete che celebra il latte Zymil a colazione sembrano non accorgersi della complessità di avere famiglia e stare in famiglia.

Proprio in questo periodo sto leggendo I fratelli Karamazov e lì di problemi ce ne sono, è tutto un continuo flusso di repressioni e scleri, di errori genetico-affettivi e di famigliarità andata a male ed è tutto così passionale e vero da far male. Ma datemi il tempo di finirlo e poi torniamo a parlarne...

Quella di I segreti Osage County (August: Osage County, di John Wells, 2013) è la famiglia disfunzionale e patologica per eccellenza, un ecosistema sghangherato e smembrato costituito da una figura paterna succube e assente (anche in senso definitivo), una figura materna odiosa, pesante, patetica e tre figlie femmine che orbitano più o meno lontane dalla casa di origine, ma che risentono comunque della forza atavica e dell'imprinting della loro famiglia di appartenenza.
Attorno a loro, sottosistemi anch'essi disarmonici di zii e cugini.

L'occasione per la guerra fredda e calda a colpi di sensi di colpa e offese è una cerimonia funebre e la cena post-cerimonia in particolare; se alla tensione del momento si aggiunge il caldo torrido (l'agosto del titolo originale è andato perso nella stupida traduzione italiana) e la desolazione arida della contea di Osage e dell'Oklahoma, viene fuori qualcosa di estremamente teso; il serpentismo familiare dilaga ed è parecchio velenoso.

Il personaggio di Violet, interpretato da Meryl Streep, per quel che mi riguarda è il più detestabile della sua intera carriera; non l'attrice, ma proprio il suo personaggio. A dire il vero in parte anche l'attrice, perché nel dare fisicità e anima a quel tipo di donna, finisce con l'essere un po' sopra le righe e finta, un po' troppo teatrale. Sentirla gracchiare e sproloquiare (il fatto che abbia un tumore alla bocca mi pare abbia un vago simbolismo freudiano!) in preda a cocktail di pillole e deliri, dopo un po' può dare sui nervi e generare un desiderio di sviluppi matricidi.

Per fortuna sul versante figlie c'è una Julia Roberts che non ti aspetteresti, bravissima e sempre con la giusta faccia, molto più misurata di Meryl Streep (ma non meno incazzata e incazzosa) e per questo molto più credibile e umana. E' la Julia Roberts più umana e meno Julia Roberts di sempre.

I segreti di Osage County mi ha fatto venire i mente certi romanzi di Jonathan Franzen, quelli (cioè tutti) in cui i rapporti familiari sono tarlati, malsani e di gestione quasi impossibile; certe degenerazioni mi sono sembrate affini a quelle dei personaggi affranti dello scrittore americano.

Mi ha fatto pensare anche a Carnage, soprattutto nelle scene di litigi patetici e nei parossismi privi di decoro, ma anche nella sua natura evidente di pièce teatrale, di gioco serrato di scambio di battute al vetriolo. L'autore premio Pulitzer Tracy Letts ha un'evidente capacità di scrittura in materia di famiglie a pezzi e Killer Joe, da lui sceneggiato, ne è un altro magnifico esempio.

I segreti di Osage County è un film che non volevo vedere a tutti i costi e che a dire il vero temevo potesse essere un drammone facile con toni da saga telenovelistica, e invece mi è piaciuto tanto.
Superato lo scoraggiamento di un inizio lento e privo di appeal, ho assistito a due ore di situazioni gonfie e nervose con exploit degni di nota, ad una lunga riunione di famiglia che fa riflettere su come la spontaneità naturale della genetica e della discendenza possa essere tutt'altro che semplice e automatica nella sua parte affettiva e relazionale.


Commenti

  1. è vero. mi sono dimenticato di scriverlo nella mia recensione, però anch'io avevo sentito un feeling simile ai romanzi di jonathan franzen. le dinamiche famigliari tra i personaggi sono parecchio simili, e anche i dialoghi belli acidi.
    nel complesso gran film e grande julia roberts.
    e abbasso meryl streep :)

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    1. eh sì, un po' di malsano franzenismo familiare si avverte!
      Concordo sul w Julia e abbasso Meryl :D

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  2. Uno dei migliori film dell'anno. E' una mia scommessa sul futuro: diventerà un classico. Meryl Streep interpreta alla perfezione un personaggio manipolatore a metà tra Iago e Hedda Gabler: la sua migliore interpretazione degli ultimi dodici anni (peccato ci sia Cate Blanchett in corsa all'oscar se no lo vincerebbe di sicuro, ma l'Academy può sorprenderci).
    Tutto il cast è perfetto, pure Julia che non mi è mai piaciuta. E poi è scritto da un signor premio Pulitzer.

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    1. Denny, non sono d'accordo su Meryl Streep, personalmente l'ho odiata e ho trovato la sua interpretazione troppo caricata e teatrale, inferiore ad altre sue magnifiche prestazioni. Le ho preferito di gran lunga la Roberts :)

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  3. davvero uno dei migliori titoli di questo inizio d'anno, il film densissimo che non ti aspetti e che invece sa travolgerti completamente. Nulla di più lontano dai rassicuranti filmetti pomeridiani di canale 5 ;) mia recensione qui http://firstimpressions86.blogspot.it/2014/02/august-osage-county.html

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    1. eh già, io pensavo fosse quel tipo di film- telenovela e invece mi ha stupita per la sua classe!

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