Serie tv mon amour: 28. Girls (terza stagione)


Se si ha un'età compresa tra i 25 e i 30 anni o poco più e un'esistenza in linea con gli standard socio-lavorativo-emotivi contemporanei, Girls è una medicina da assumere regolarmente, la salvezza, lo specchio della solidarietà, l'occasione perfetta per il momento quotidiano dell'autoironia.

Non so dirvi a parole quanto ami questa serie e Lena Dunham (ho cercato di dirvelo qui e qui), ma posso dirvi che questa terza stagione l'ho amata forse più delle precedenti per più di un motivo.

L'empatia, che si era vagamente allentata negli eccessi della seconda stagione, è tornata ad essere fortissima: mi sento così capita da questa serie, mi sento in qualche modo citata, tirata in ballo ed è una sensazione esaltante.

Lena Dunham è incontrovertibilmente e per il terzo anno di fila il mio guru.

Dopo le nevrosi e il crollo emotivo di Hanna e la generale negatività della seconda stagione, nella terza la ragazza è più equilibrata, propositiva e innamorata.
Il drama torna ad essere comedy, o meglio un misto perfetto di entrambi, il trionfo dell'agrodolce esistenziale.
Niente più nevrosi, viziosità e sesso occasionale, niente più versione disfattista di Hanna, ma una donna che convive, lavora (più o meno) e porta avanti tra alti e bassi il suo sogno di scrittura (da questo punto di vista il finale della stagione è grandioso, una grande promessa!).

Tra nuove dinamiche importanti, come la recitazione di Adam che diventa sempre più una cosa seria e impegnata, una sorta di terzo incomodo nella relazione con Hanna, nuovi personaggi (la squilibrata sorella di Adam, il fighissimo collega di teatro di Adam che diventerà una tentazione per Marnie...), nuove scene di vita newyorkese tra il funzionale e il disfunzionale, amori che si rinforzano e poi vacillano, consolazioni sessuali (Marnie, RayShoshanna) o tossiche (Jessa), le vicende semiserie delle girls proseguono senza deludere mai lo spettatore.
Il talento indipendente della Dunham, quel suo personalissimo tenersi in equilibrio tra il ridicolo e il profondo, tra la provocazione e la sensibilizzazione, rimane fresco e sorprendente, stagione dopo stagione.

C'è una puntata di questa terza stagione che ho adorato in maniera particolare, la 7, quella della gita al mare (Beach House) che poi diventa un party frivolo e tesissimo, un'arena di incontro e scontro fra le quattro ragazze, un togliersi la maschera e mettere a fuoco senza ipocrisie (ma con parecchio alcool in corpo) lo stato della loro amicizia.
Raramente le ragazze sono state più stronze fra di loro, ma in questa cattiveria c'è tanta di quella verità e umanità non televisiva che consola assistervi, c'è il concetto di amicizia con tutte le sue idiosincrasie.

Ecco, la scena finale di quella puntata mi ha fatto ridere e commuovere, l'ho trovata perfetta, iconica (vi allego qua sotto la foto di riferimento).


Mentre aspetto la quarta stagione, mi consolo seguendo Lena Dunham e la sua adorabile eccentricità su Instagram...

Commenti

  1. anche per me una terza stagione forse persino superiore alle precedenti e splendido l'episodio beach house.

    e pure io adoro lena dunham, però hanna in questa stagione raggiunge livelli di egocentrismo spaventosi. se ce l'avessi vicino penso la prenderei a testate tutto il giorno :D

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    1. Splendido davvero!
      ahahaahah, è vero, Hanna è sempre più egocentrica ed esibizionista, ma vedo delle insicurezze in tutto ciò, della goffaggine e per questo la stimo troppo :)

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  2. Ne ho visto qualche episodio sparso su MTV e mi ha sempre ispirato. Appena finisco un paio di cose devo vedermela :)

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    1. consigliatissima (meglio in lingua originale!) :)

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    2. Obiusly :)
      Poi non so, la Dunham ultimamente la trovo molto ispirosa come donna... dici che è grave?

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    3. ma neanche tanto, dai! ;)
      Non è una grande bellezza ed è un tantino "morbida", ma ha tanto tanto stile. Io la amo :D

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  3. sebbene sia una consumatrice seriale di serial, questo mi è sfuggito...
    recupererò con una full immertion

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    1. buona immersione! Spero ti piaccia, è una serie che o si ama o si odia, così come la sua protagonista mooooolto sui generis ;)

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  4. Leggendo questa tua "recensione" della terza stagione mi viene voglia di vederlo, avevo cominciato la prima stagione, ma dopo qualche puntata il telefilm non mi aveva molto preso, e devo dire che mi stavano antipatici quasi tutti i personaggi!
    Però quasi quasi gli dò un'altra possibilità...

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    1. eheheh i personaggi in effetti sono parecchio problematici e ci sta che possano stare antipatici, ognuno a loro modo!
      Potresti riprovarci e vedere se la sensazione persiste...Se invece è andata via, ti innamorerari di questa serie ;)

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