Serie tv mon amour: 23. Girls (seconda stagione)
Ho finito ieri sera di vedere la seconda stagione di Girls e devo ancora capire come farò a vivere senza per dei lunghi mesi.
Ho un rapporto di dipendenza vitale da questa serie, la considero geniale, un prodotto innovativo, spregiudicato, esteticamente anticonformista, qualcosa di estremamente familiare e amichevole per me.
Questa seconda stagione ha un tocco più malsano e sofferente rispetto alla prima, parla di disagio in maniera meno autoironica e buffa, flirta con la solitudine e l'alienazione, può addirittura risultare disturbante.
Hannah, che era incasinata lavorativamente e sentimentalmente già nella prima, in questa seconda stagione si lascia toltalmente andare, è un'anima in pena sessualmente troppo facile ed emotivamente troppo difficile, un concentrato di isteria, malinconia, tic nervosi. Tenera, ma ache un po' insopportabile, un tipo di giovane donna sempre più in crisi in cui è, ahimè, facile rispecchiarsi.
La vediamo praticamente sempre nuda, molto più rispetto alla prima stagione, e questo è per me il valore aggiunto e non comune di Girls, la sua forza provocatoria: il corpo di Hannah è un tripudio di morbidezza cellulitica, di grasso abbondante e poco aggraziato, è quel tipo di nudo pittorico dell'arte classica che oggi è considerato bruttezza, eppure Lena/Hannah sembra voler quasi esagerare nel mostrarlo, sembra voler lanciare un messaggio di liberazione e di autostima estremizzata, di rivoluzione indie rispetto ai canoni estetici imperanti e francamente noiosi.
Non ci si annoia mai guardando un corpo di questo tipo, ci si diverte come se si assistesse alle birbonate di una monellaccia spudorata, sgradevole eppure irresistibile.
Chiaramente si tratta di una stagione molto Hannah-centrica (c'è perfino una puntata in cui vediamo in scena solo lei e nessuna delle altre girls); Marnie, Jessa, Shoshanna sono sempre presenti, così come Adam, Charlie e Ray, ma la presenza di Hannah è sempre più forte, reclama più spazio e attenzione, una maggiore elaborazione e una più seria introspezione.
Adoro il suo personaggio e quindi per me è stato un bene.
Per quel che mi riguarda, è stata una stagione strepitosa, più ribelle e stronza della prima, più istintiva nella sceneggiatura, degna di nota per alcune puntate, vagamente fastidiosa in altre, ma, nel complesso, puro talento, inventiva sopra la media e oltre la normalità, acume da invidiare.
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meritatissimo <3 |
anche per me una grandissima stagione, con una manciata di episodi addirittura stupendi.
RispondiEliminabella la riflessione sul corpo cellulitico di hannah ahah :)
è vero, certi episodi sono stupendi, come le vengono in mente certe sceneggiature mi piacerebbe saperlo, è una forza questa ragazza con la cellulite ;)
EliminaAh ah la ragazza con la cellulite :)
RispondiEliminaIncantevole donna che non molla mai Instagram la Dunham :)
Concordo con toi <3
vero, è una molto social la Dunham e ci piace pure per questo :D
EliminaConcordo su tutto! anche io ho sviluppato piacevolmente dipendenza per questa serie. puntate brevissime e fulminanti, dialoghi sopra la media, personaggi catalizzanti!
RispondiEliminaquoto anch'io ogni tua parola :D
EliminaIo continuo a preferire la prima stagione, qui si è troppo Hannah-centrici :) Fortuna che ci sono i boys!
RispondiEliminai boys di Girls sono eccezionali, caratterizzati benissimo :)
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