L'amore è potente, non c'è scampo. Se è amore giovane, quello acerbo e totalizzante dei diciassette anni, è più che potente, è la vita stessa che prende forma e impatta, è il debutto all'esserci, al sentirsi e al sentire. Prima di provare un amore giovane nessuno è davvero vissuto. L'amore di Elio e Oliver è un detonazione di vita, un concentrato di sconsideratezza ormonale, squilibrio psicofisico, overdose di sensi e di baci, abbandono all'estasi senza il triste contegno di chi sa che non potrà durare. Una cosa che pulsa e palpita forte. Il loro è un carpe diem di estiva pienezza, un darsi e dare senza pensare a ciò che si perderà, a ciò che ne uscirà rotto. C'è qualcosa di violento e sensuale nel loro inesorabile catturarsi, c'è il nuovo che aspetta di essere inaugurato e c'è il già noto che ha bisogno di essere rinnovato. C'è l'età della fragilità e della libertà totale di essere fragili e c'è l'età un po' più consa...
Anno nuovo, serie nuove! Ho stilato un'elenco di serie da iniziare in questo neonato 2012 e ne ho abbastanza da poter svernare senza problemi di carenza di vitamine audiovisive. Ho iniziato con Homeland e sono contenta di averlo finalmente fatto perché è una di quelle serie tv di palese serie A e di qualità che riempiono i dilaganti vuoti di senso televisivi contemporanei. Tutto è così perfetto, studiato, elevato, tutto è così americano nel senso prezioso del termine, da dare l'idea che si tratti di un film, uno di quei filmoni thriller potenti e di livello altissimo, quasi nobile. Pensavo che la trama fosse pesante da seguire e troppo infarcita di politichese a stelle e strisce e dialettica spicciola USA vs Medio Oriente, pensavo di annoiarmi e invece mi sta piacendo tanto perché tutto è intrecciato e sceneggiato in modo tale da non dare un attimo di noiosa tregua allo spettatore, come se ci fosse sempre qualcosa da scoprire, da aspettare, da sapere. L'aggettivo più ...
Questo film poco noto, prodotto per la televisione nel 2010 da HBO e diretto da Mick Jackson , è straordinario come la donna di cui parla , è una bomba di trama, recitazione, emozione e commozione. Vederlo è stato una rivelazione, perché mi ha fatto conoscere una vicenda umana pazzesca di cui ero all'oscuro, ma è stato anche una conferma delle capacità attoriali eccellenti di Claire Danes (capacità che ho avuto modo di riscoprire di recente seguendo la magnifica serie tv Homeland ). La storia narrata è una storia vera, quella di Temple Grandin , una donna affetta da autismo diventata scienziata ed inventrice di moderne tecniche zootecniche, una donna straordinaria che oggi ha circa sessantanni e che continua la sua attività a difesa dei diritti degli animali e delle persone autistiche. Una vita sopra le righe per una vicenda sopra le righe, quella di una ragazza "diversa ma non inferiore" , del suo percorso di studi dal liceo al college fino al dottorato, delle...
Amo Dickens per un semplice motivo: la sua capacità di creare mondi e di spingerti dentro questi con la sola forza delle descrizioni. Pazzesco come leggendo un suo romanzo ci si ritrovi in pochi attimi a Londra nell'800 e la realtà circostante scompaia nel nulla per tornare gradatamente a fuoco una volta chiuso il libro. Di solito si tratta di volumi tozzi che a prima vista possono scoraggiare il lettore più pigro ma quello che c'è dentro questi mattoncini di carta è pura meraviglia, è avventura, è intreccio, è un intero mondo, appunto. Anche con Grandi speranze (Great Expectations , 1861) il miracolo dickensiano del teletrasporto britannico si è avverato e ho letto le 630 pagine con rapidità, divertimento e curiosità ininterrotta, come fosse stato un viaggio. Protagonista di questo romanzo dal titolo incoraggiante è il giovane Philip Pirrip detto Pip , un orfano che ci racconta in prima persona la sua storia dall'infanzia fino all'età adulta, dall'incontr...
Vi dicevo dell'affare fatto qualche tempo fa con un'offerta lampo Kindle e della presenza della S onata a Kreutzer di Tolstoj nell'invitante pacchetto scontato. Anche in questo caso siamo in presenza di un romanzo brevissimo, che si può facilmente leggere in una manciata di ore, ma che non lascia scampo né quiete al lettore. Fa quasi paura perché è spietato, affilatissimo, lucidamente teorico rispetto alla tematica dell'amore coniugale e di tutti i suoi universali corollari. In certi punti S onata a Kreutzer sembra più un trattato sulle convinzioni del Tolstoj post-conversione che un romanzo vero e proprio, ha una vocazione espositiva fortissima più che narrativa, ha la perentorietà di una tesi e della sua fervidissima dimostrazione. Un piccolo libro di distruzione sistematica e di negazione dell'amore, ecco cos'è Sonata a Kreutzer . Leggerlo con una consapevolezza biografica su Tolstoj credo sia fondamentale alla sua comprensione, a capire co...
Andrew Stanton ( Alla ricerca di Nemo , WALL•E ) si tuffa di nuovo nell'oceano - lo stesso che gli valse un Oscar 13 anni fa - e ci fa nuotare ancora una volta con Nemo , Marlin e soprattutto Dory. In fondo al mar le cose continuano ad essere animate, di un'animazione un po' più debole, ma pur sempre piacevole. Alla ricerca di Dory è un film buono come il pane, di una bontà incontaminata, e forse per questo, da una prospettiva adulta, un tantino lezioso. È gradevole come tutti i Disney-Pixar , ma orientato ai più piccoli e alle loro famiglie: stavolta è tutto molto basic, docile e buonista, più Disney e meno Pixar . Tutti questi pescetti colorati della barriera corallina, tra profondità oceaniche e avventurose risalite sulla terraferma californiana, offrono allo spettatore piccino una girandola multicromatica senza posa, quel tipo di dinamismo dedicato specialmente all'incanto dell'infanzia. Il plot invece è semplice, forse troppo: c'è la c...
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