Il mio parere su The Wedding Party
Non riesco a trovare un'altra parola per definire questa film se non ANTIPATIA.
The Wedding Party (Bachelorette, di Leslye Headland, 2012) è un film che sta antipatico immediatamente, di quelli insopportabili che mentre li guardi la tua faccia assume espressioni tra il basito e l'innervosito, di quelli che guardi in continuazione la barra dei minuti per vedere quanto manca alla fine.
Per lo meno questo è l'effetto che ha fatto a me e credo pure di sapere perché.
Perché è un inspiegabile e poco furbo tentativo di copiare quel gioiellino trash tutto al femminile che è Le amiche della sposa, una delle commedie più divertenti dello scorso anno, una delle più riuscite operazioni di femminilizzazione del solito genere mascolino a base di spasso demenziale (il cui simbolo per eccellenza è Una notte da leoni).
Lì le protagoniste erano simpatiche, buffe, disastrose sì ma in modo adorabile, volgari sì ma in un modo isterico tutto femminile, che faceva ridere di gusto, perché rappresentava ogni donna alle prese con incazzature, deliri ormonali e perdite di eleganza di vario tipo. Ti facevano sentire autoironica e ti facevano star bene quelle amiche sopra le righe.
In The Wedding Party invece le protagoniste sono delle stronze, delle mean girls di città acide e annoiate, disastrose e volgari ma senza far ridere, troppo belle, troppo sexy, troppo tormentate, drogate, alcolizzate per risultare simpatiche a chi le guarda.
Kirsten Dunst, Isla Fisher e Lizzy Caplan sono senza dubbio brave ma danno sui nervi, la loro figaggine annoiata e fredda le rende lontane dalla spettatrice e il fatto che non si divertano davvero non le rende divertenti.
Persino la controparte grassa e insicura, la sposa-faccia di maiale (Rebel Wilson), è fastidiosa e non fa ridere, è priva di quella bontà cazzuta che hanno spesso le fat-girls nei film (vedi, non a caso, Melissa McCarthy ne Le amiche della sposa!).
Il tentativo della regista di portare sul grande schermo una commedia teatrale che lei stessa ha scritto fallisce in pieno: il montaggio accelerato e incasinato come sotto effetto di cocaina fa venire l'ansia, le gag sono sciocche e appiattite dall'ovvio, le battute spente, i disastri combinati dal trio privi di originalità: il vestito della sposa strappato e rovinato come massimo di catastrofe prematrimoniale è davvero troppo poco!
E' qui la festa? NO.
filmetto noioso e sì, abbastanza antipatico.
RispondiEliminasuggerimento per i titolisti italiani: potevate anche chiamarlo le nemiche della sposa :)
eheheheheh le nemiche della sposa sarebbe stato perfetto :D
Eliminanon l'ho visto, bel post! anche le foto che hai messo rendono perfettamente la descrizione che hai dato :)
RispondiEliminaincuriosito, l'avevo recuperato, ma dopo averne letto male un po' ovunque me lo risparmio... :)
RispondiEliminaa me è piaciuto molto invece.... gena , molto simpatica
RispondiEliminane hanno parlato come se fosse la feccia della feccia dei film... io invece mi sono divertito.... una trama molto avvingente
RispondiEliminaLa Headland ha utilizzato la facile carta dello scandalo per far parlare del film. Ma lo scandalo non c'è. È tutto già visto. Donne disinibite che parlano di sesso con le amiche e che sfruttano a loro vantaggio la sessualità, disastri e catastrofi nella notte prima del matrimonio, ma sai che novità... Quattordici anni fa debuttava in televisione una serie televisiva che ha parlato proprio di questo per ben sei stagioni, “Sex and the City”. Comunque a me dopotutto questi film di addio al celibato o nubilato mi sono sempre piaciuti e questo infatti mi è piaciuto molto...
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