Serie tv mon amour: 14. Suburgatory


Ultimamente scrivo solo post di serie tv, sono monotematica lo so, ma ne seguo così tante che sento il bisogno impellente di condividere e diffondere questa passione ad alto contenuto di asocialità.
Perciò perdonatemi e veniamo a noi e ad un'altra serie, Suburgatory.

Non è niente di speciale, una sit-com leggera e disimpegnata; è il suo stile più che il suo contenuto a renderla piacevole ai miei occhi.
George (Jeremy Sisto, noto volto della serie Six Feet Under) è un giovane padre single che decide di lasciare New York e trasferirsi nei sobborghi per poter garantire alla figlia Tessa (l'esordiente Jane Levy) una vita più sana e tranquilla. Tessa è la tipica adolescente newyorkese di Manhatthan, spigliata, indipendente, stimolata intellettualmente dalla città, e l'impatto con la soporifera periferia e con tutti i suoi strani rituali sociali le sembrerà un grande e traumatico incubo.
La “suburbia” in questione, nella fattispecie la fittizia Chatswin, è infatti la classica periferia medio-borghese americana, quella fatta di graziose villette a schiera tutte uguali e perfette, di vialetti alberati illuminati sempre dal sole, di vistosi Suv parcheggiati ai lati e di barbecue sempre pronti a sfrigolare per party domenicali tra buoni vicini. Per chi, come i due protagonisti, viene dal cuore della città, dove si vive in appartamento, dove regnano il caos e la tipica asocialità metropolitana, questo nuovo mondo è qualcosa di destabilizzante, un'esperienza assurda.
Tutto è reso con colori accesi, quasi fluo come fosse finto, un cartonato, o forse come gli occhi sgomenti di Tessa e George lo vedono, e questo aspetto è molto interessante e visivamente coinvolgente.
Lo stile grottesco e picaresco, quasi felliniano, con cui sono rappresentati la periferia e i suoi abitanti, l'attitudine satirica, la scelta di un'estetica “inestetica” danno a questa serie un brio e modus tutto suo.
Se a ciò aggiungiamo il sarcasmo tagliente del personaggio di Tessa, che mi ricorda le adolescenti inquiete e buffe di Diablo Cody, lo scambio serrato di battute, le gag e le scenette ai limiti del demenziale, Suburgatory può essere considerata una serie piacevole e godibile, in cui le risate non sono proprio inarrestabili ma in cui stile e carattere non mancano.


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